“Nella prossima primavera, la città Capoluogo di Regione, ovvero Catanzaro, viene chiamata al voto, per il rinnovo dell'Amministrazione Comunale. Questo appuntamento, che sublimina il patto di una democrazia tra popolo e istituzioni, riveste importanza fondamentale, per la comunità cittadina, la quale deve scegliere le prospettive di sviluppo e ruolo, attraverso le varie opzioni che le verranno sottoposte.
Catanzaro, da sempre connaturata dai tratti intimi di luogo elegante, gentile, generoso, dignitoso e disponibile, deve meglio recuperare e quindi sapientemente esercitare, il suo ruolo di "Capitale della Calabria", anche e soprattutto con l'opera e le azioni di una attenta politica amministrativa, incarnata da un Sindaco autorevole, una Giunta efficiente e un Consiglio comunale credibile, nel pieno rispetto dei ruoli, tra maggioranza e opposizione”. Lo afferma in una nota Vincenzo Speziali, coordinatore Regionale Politico Federativo di Noi con l'Italia/ Popolari.
“La girandola dei papabili, sotto traccia o meno è iniziata, in più fomentata dalle cadute di stile, spesso provocate dai supporters improbabili o dagli autocandidati incredibili, dediti allo stazionamento continuo, effettivo, permanente, nei pressi del Bar Comunale in inverno o di quello della Stazione di Montauro in estate, però anche ciò ci sta, ca va sans dire (sarebbe francese nel caso in cui, molto probabilmente, non lo praticasse, colui il quale si riconoscesse nell'identikit, poco virtuale e concretamente reale).
Premesso il dato -a mo` di folklore e monito- dovremmo, tutte le forze politiche che saremo in campo, ragionare sulla formazione prima e sulla selezione dopo, dei candidati -di qualsiasi ordine e grado, per qualunque funzione- non certo per rendere elitaria la consultazione, bensì alfine di perseguire l'obbiettivo della rinascita municipale e cittadina, con lo scopo di essere incisivi nell'esercizio delle funzioni.
Programmi, visioni ("terrestri e non lunari"), recupero della centralità territorialregionale, praticità dei servizi, manutenzione urbana, saranno terreno non di utopie, ma di concretezze, le quali verranno sottoposte al giudizio del corpo elettorale, attraverso il rito del consenso”, continua Speziali.
“Si dovrà derubricare, quindi a figure apicali ma delicate, come quella di un Sindaco, a caccia di ruoli Assessorili extra comunali o futuristicamente parlamentari, coltivati da disturbo narcisistico della personalità, che nulla hanno a che fare con la passione e la politica, ma essenzialmente, con l'amore per la città, il quale è dovuto se ci si candida a guidarla. Sono e saranno questi i presupposti per i quali daremo un contributo alle alleanze che, eventualmente, sottoscriveremo, avanzando ulteriori proposte e figure da proporre, con l'intento di portare un contributo fattivo e non pennacchi o prebende, anzi scacciando i farisei dal tempio”, conclude Speziali.
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