Comune Catanzaro, "Frase aggiunta a penna in delibera dopo l'ok in Aula e non si sa da chi": carte in Prefettura

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images Comune Catanzaro, "Frase aggiunta a penna in delibera dopo l'ok in Aula e non si sa da chi": carte in Prefettura
Palazzo De Nobili
  11 marzo 2022 18:04

di GABRIELE RUBINO

"Un'anomalia grafica" o qualcosa di più? Difficile dirlo, ma è alquanto sorprendente che un emendamento introdotto con una delibera di Consiglio comunale di Catanzaro risulti avere un'aggiunta 'postuma', peraltro a penna, rispetto al testo licenziato. Eppure sarebbe proprio così. Se ne è accorto da tempo il consigliere comunale che aveva proposto l'emendamento, Eugenio Riccio, che due giorni fa ha segnalato il tutto al Prefetto. 

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L'EMENDAMENTO SULLE PERGOTENDE- Qual è la delibera 'integrata'? E' la n. 134 del 30 agosto 2021 e disciplina le regole sull’occupazione del suolo pubblico per i dehors quali elementi di arredo urbano. L'emendamento consentiva alle attività commerciali di installare le  'Pergotende'. Ma appunto, Riccio segnala -nella missiva alla Prefettura- "si nota l'apposizione, a penna di un inciso, recante la scritta 'ad uso pubblico', che è stato introdotto - non si sa bene da chi - successivamente all'approvazione del testo licenziato nella seduta del Consiglio comunale del 30 agosto del 2021".

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PER RICCIO: "IL TESTO VIENE APPLICATO IMPROPRIAMENTE"- Il consigliere comunale spiega ancora: "Il sottoscritto, notando la discrasia con il testo approvato nonché la stranezza della sovrapposizione grafica, ha più volte rappresentato per le vie brevi l'anomalia in questione ai soggetti istituzionali competenti, ricevendo rassicurazioni verbali in merito al fatto che qualsiasi aggiunta apocrifa a penna su un testo ufficiale costituisce espressione tamquam non esset, dunque scevra da possibili applicazioni normative". Tuttavia, Riccio non si è fidato è aggiunge: "Nondimeno, al di là di quanto affermato, si segnala che ad oggi in realtà il testo viene applicato impropriamente come se l'aggiunta a penna fosse parte effettiva e integrante del testo vigente, a tutti gli effetti, e ciò mediante l'emanazione di atti e provvedimenti che testualmente citano la disposizione comprensiva della glossa a penna aggiunta".  

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LA RICHIESTA AL PREFETTO- Da qui la richiesta al Prefetto di sollecitare il Comune a fare chiarezza.. "Questa situazione di incertezza in merito al testo di un atto regolamentare ufficiale rappresenta un vulnus di eccezionale portata alle istanze di certezza giuridica dei cittadini", ha chiosato Riccio. 

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