Comune di Falerna, dure critiche dell’opposizione al sindaco Menniti

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  10 febbraio 2020 18:11

Il direttivo di “Fermare il Declino” con un comunicato al limite del ridicolo, facendo una ricostruzione totalmente fantasiosa della realtà, tenta di giustificare la débâcle del Sindaco Daniele Menniti, scaricando, in un primo momento la responsabilità della sconfitta a Pippo Callipo e, subito dopo, incoerentemente a quanto affermato, intestandosi il numero totale dei voti della coalizione di centro sinistra.

Premessa l’enorme difficoltà a capire queste dichiarazioni, il paradosso diventa ancora più enorme, se pensiamo che fino al giorno prima della presentazione delle liste, l’attuale Sindaco foraggiava di complimenti l’operato dell’ex presidente Mario Oliverio il quale, in rotta di collisione con il “PD”, era a capo di una aggregazione civica, di cui Daniele Menniti era uno dei candidati nella lista degli amministratori.

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Il sodalizio con quell’area politica è rimasto intatto anche dopo l’accordo con Callipo, non a caso si è concretizzato con la candidatura del Sindaco nella lista “Democratici Progressisti”; dunque una persona che si candida nella lista di diretta ispirazione di Oliverio, può intitolarsi i voti delle altre due liste di Callipo? 

Quando leggi affermazioni del genere capisci che non si tratta più di una sciagura, ma di una vero e proprio terremoto politico.

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Nessuna legge impedisce la candidatura a consigliere regionale di chi possiede già una carica di amministratore locale, tuttavia, troviamo politicamente discutibile ed eticamente scorretto il fatto che un Sindaco eletto soltanto 8 mesi fa, fosse già pronto a spostarsi a Palazzo Campanella, utilizzando i poteri della Giunta Comunale come trampolino di lancio per le proprie ambizioni personali.

Inoltre, restando in carica durante la campagna elettorale, ne ha ricavato un duplice vantaggio: quello della visibilità data dalla sua funzione di Sindaco e quello del paracadute, considerata la sua mancata elezione.

Ci chiediamo, con quali motivazioni tornerà a fare il Sindaco di Falerna, se dopo pochi mesi si è proiettato verso l’amministrazione regionale, manifestando la ricerca di nuovi stimoli, probabilmente perché considerava già esaurita la propria esperienza comunale.

L’inarrestabile declino di questa sindacatura, la cui visione plastica è dimostrata dallo scadente risultato elettorale, è dovuto alle bugie raccontate in relazione al presunto dissesto finanziario, che per sua stessa ammissione, scritta e relazionata dall’amministrazione in carica, non è mai esistito.

Quelle odierne sono le conseguenze di quando le vittorie si ottengono con manipolazioni della realtà, infatti, se i conti del comune non fossero stati in salute, ci saremmo dovuti aspettare politiche di “spending review”, invece sembriamo il paese dei balocchi, tanto è vero che in questi giorni è stato ampliato lo staff del Sindaco, con ulteriori due innesti. 

È per tale motivo che siamo seriamente preoccupati per la stabilità finanziaria dell’ente, in quanto dopo anni di buon governo, stiamo assistendo ad una gestione scellerata e senza precedenti del comune, dove ogni giorno vengono spese centinaia di migliaia di euro.

Dunque, crediamo che tali menzogne, dette con l’intento di abusare della credulità popolare, non siano più tollerabili, per questo coloro che stanno infangando l’operato degli ex amministratori, ricavandone un’utilità politica, ne risponderanno nei termini di legge.

 

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