di PAOLO CRISTOFARO
Una discarica che fa paura, un'intera popolazione che dice no ad ulteriori rischi per la salute nel già complicato territorio di Crotone. In 15 hanno fatto ricorso al Tar della Calabria (difesi dall'avvocato Loredana Muti) contro il provvedimento del dirigente del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria del 3 maggio 2019 relativo alla modifica dei codici CER (Catologo Europeo Rifiuti) in ingresso alla discarica di rifiuti speciali in località Santa Maria, nel Comune di Scandale (KR), alla relativa verifica VIA e all'Autorizzazione Integrata Ambientale, contro l'azienda "Ecolsystema S.r.l.", assistita dal legale Giuseppe Le Pera. Insieme a loro anche il Comune di Scandale ha presentato uguale ricorso (con l'ausilio degli avvocati Demetrio Verbaro e Domenico Poerio). Il Tribunale amministrativo regionale, respingendo alcune delle motivazioni, ha rimandato a nuova udienza il dibattimento circa uno dei punti contestati.
I ricorrenti hanno lamentato la validità delle procedure in merito all'autorizzazione del 2011, l'istruttoria della struttura tecnica di valutazione che, a loro dire, sarebbe stata oggetto di travisamento dei fatti e di difetto amministrativo e ulteriori presunte irregolarità relative al Piano Energetico Regionale, in considerazione della presenza già di numerosi impianti industriali di trattamento dei rifiuti e della presenza nell'area di un elettrodotto da 380.000 KV a favore del quale esiste già un vincolo relativo ai terreni in questione. Il Comune ha segnalato anche la necessità di proteggere le produzioni agricole certificate presenti nel territorio e lo stesso primo cittadino aveva annunciato già una battaglia in tal senso.
Il Tribunale ha respinto le motivazioni dei ricorrenti per quanto riguarda gli aspetti dell'istruttoria e delle procedure di autorizzazione, rimandando però a nuovo ruolo, con udienza successiva, la trattazione relativa alle contestazioni al Piano Energetico Regionale, alla presenza dell'elettrodotto e alle coltivazioni tutelate. Si attende ora l'esito definitivo della disputa; una delle tante, ormai, relativa all'emergenza rifiuti.
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