L’occasione dell’inaugurazione a Catanzaro Lido di una delle sedi del suo comitato elettorale, ha permesso a Nicola Fiorita di approfondire alcuni degli argomenti del suo programma legati al quartiere marinaro: «Gli aumenti per il costo dell’energia elettrica e per il gas sono destinati a segnare in negativo i bilanci di imprese, commercianti e famiglie – ha detto -. Ecco perché, considerando che l’orientamento globale dev’essere quello di rendersi sempre più indipendenti dalle fonti energetiche non rinnovabili immagino la Catanzaro del prossimo futuro come un laboratorio di politiche ambientali ed energetiche che sia da esempio per la Calabria e per l’Italia. Catanzaro, che dispone in quantità industriale di fonti rinnovabili come sole e vento, può diventare una città virtuosa, che autoproduce energia e consente ai suoi cittadini di utilizzare energia pulita, con un consistente risparmio».
Il primo step, secondo Fiorita, «potrebbe essere un laboratorio nel quartiere marinaro e altri distribuiti sull’ampio territorio comunale, dove sperimentare un progetto ambizioso di risparmio energetico per famiglie e imprese, fondato sui modelli di comunità energetiche. Fornire energia pulita a tutti gli edifici pubblici, alle scuole, ad alberghi e ristoranti, agli stabilimenti balneari, ma soprattutto a più di diecimila abitanti, con una forte riduzione dei costi è una sfida affascinante e possibile».
Più ampio, nell’intervento di Fiorita, è stato poi il tema della viabilità: innanzitutto quella connessa al porto («assolutamente da completare in tempi brevi per dare prospettive di crescita al comparto turistico e della pesca», ha aggiunto il candidato) che deve creare le condizioni affinché l’infrastruttura sia connessa al resto della città. La soluzione proposta? Una nuova linea “T” della metropolitana di superficie che colleghi anche aree extraurbane d’interesse turistico (il parco Scolacium, ad esempio) e renda rapidamente raggiungibile il porto dal resto della città e dall’aeroporto di Lamezia Terme sfruttando la connessione intermodale con il “Pendolo”.
Ma la rete ferroviaria leggera potrà e dovrà essere integrata da una rete viaria capace di alleggerire il traffico in entrata e in uscita dal quartiere: «Assieme a tecnici specializzati – ha detto – abbiamo ragionato sulla realizzazione di una “bretella” di connessione diretta tra il quadrivio Nalini e il lungomare».
Le proposte, integrative delle altre idee di sviluppo per l’area di Giovino e per la gestione ordinata e organizzata della movida nel quartiere, sono parte centrale dell’ampio programma di riqualificazione urbana e dei servizi turistici che serviranno a trasformare Catanzaro in una città di mare.
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