Con Meloni a Lamezia, Occhiuto rivendica: “Abbiamo rimesso in moto una regione ferma da decenni"

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Roberto Occhiuto e Giorgia Meloni
  30 settembre 2025 22:41

di IACOPO PARISI

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In una piazza gremita, Roberto Occhiuto ha preso la parola al fianco dei leader della coalizione di centrodestra per chiudere la campagna elettorale in vista del voto regionale del 5 e 6 ottobre. Il presidente uscente della Calabria ha scelto di concentrare il suo intervento sui risultati conseguiti nei quattro anni di governo, difendendo la sua linea e rilanciando la candidatura alla riconferma.

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Occhiuto ha sottolineato come uno dei tratti distintivi della sua amministrazione sia stata la gestione del lavoro precario: “Abbiamo ereditato circa 10.000 precari. Siamo stati l’unico governo regionale che non ne ha aumentato il numero e che, anzi, ha stabilizzato migliaia di lavoratori, inclusi i tirocinanti di inclusione sociale. E nel frattempo – ha aggiunto – abbiamo creato nuova occupazione”.

Il governatore ha respinto le critiche di chi lo accusa di raccontare una Calabria “troppo edulcorata”: “Parlo bene di questa regione perché la amo. Per anni i dirigenti politici hanno parlato solo dei problemi senza mai affrontarli. Noi, invece, li abbiamo presi di petto e dimostrato che la Calabria può crescere”.

Uno dei passaggi più rilevanti del discorso ha riguardato gli investimenti infrastrutturali. Occhiuto ha ricordato i risultati raggiunti sul sistema aeroportuale, “con un record storico di passeggeri” e interventi strutturali in corso, ma soprattutto ha insistito sui finanziamenti ottenuti dal governo nazionale per le grandi opere:

  • 3,8 miliardi di euro destinati alla statale 106, con cantieri pronti ad aprirsi nelle prossime settimane;

  • 900 milioni per l’autostrada A2, su tratti rimasti incompleti;

  • 500 milioni per la trasversale delle Serre.

È un impegno mai visto nella storia della Calabria – ha affermato – e senza la collaborazione del governo nazionale non sarebbe stato possibile”.

Altro tema toccato da Occhiuto è stato il commissariamento della sanità: “Grazie al lavoro fatto, la premier Meloni ha potuto annunciare che tra poche settimane usciremo finalmente dal commissariamento. È un buon risultato che ci dà ulteriore stimolo a proseguire”.

Il governatore ha ribadito di essere consapevole dei problemi ancora irrisolti: “Questa è una regione che sconta decenni di ritardi. Ma in questi quattro anni abbiamo avviato riforme importanti e rimesso in moto un motore che era spento”.

Nelle risposte ai giornalisti, Occhiuto ha minimizzato l’importanza dei sondaggi, preferendo puntare sull’entusiasmo raccolto durante la campagna: “Non serve parlare di percentuali. Basta aspettare qualche giorno e sarà il giudizio dei calabresi a dire se abbiamo lavorato bene”.

Sulle polemiche relative al Ponte sullo Stretto, ha precisato: “Non sarà pagato dai calabresi e dai siciliani. La Calabria ha investito 300 milioni, ma proprio quel contributo ha attirato oltre 5 miliardi per altre infrastrutture, a partire dalla 106. È stata una scelta strategica, non un peso”.

Occhiuto ha concluso richiamando alla serietà della propria campagna: “Abbiamo parlato non di promesse, ma di ciò che abbiamo realizzato. Con questa credibilità chiediamo di poter continuare a guidare la Calabria”.

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