Concessioni demaniali, il Comune di Melito non proroga: ricorso respinto in sede legale

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Melito Porto Salvo
  06 ottobre 2023 17:09

La Settima Sezione del Consiglio di Stato, con apposita sentenza (presidente: Roberto Chieppa), ha dato ragione al Comune di Melito Porto Salvo, nel Reggino, difeso dall'avvocato Margherita Crocé, che ha rigettato l'istanza di alcuni privati, difesi dall'avvocato Loris Maria Nisi, per l'estensione delle concessioni demaniali marittime pluriennali, scadute dal 2020. L'Ente non aveva ritenuto di prorogarle, indicendo piuttosto procedure di evidenza pubblica per la nuova assegnazione di vari lotti.

I quattro precedenti privati titolari delle concessioni avevano tentato l'appello al Consiglio di Stato per riformare la sentenza emessa già dal Tribunale Amministrativo Regionale, sezione di Reggio Calabria, nel 2022, che aveva dichiarato improcedibile il ricorso degli interessati. Ma il Consiglio di Stato ha dato ragione ai giudici di primo grado. "Correttamente il giudice di primo grado ha dichiarato improcedibile la proposta azione di annullamento diretta a contestare la mancata proroga delle concessioni e la indizione di una procedura a evidenza pubblica, in quanto i ricorrenti, pur essendo a conoscenza della approvazione della graduatoria finale relativa alla procedura per l’assegnazione delle aree demaniali marittime, non si sono fatti carico di impugnarla, né di estendere il contraddittorio ai concorrenti risultati aggiudicatari", riporta il dispositivo di sentenza emesso dal Consiglio di Stato.

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"E' evidente come la successiva approvazione della graduatoria costituisce atto con cui il bene della vita è stato conferito a soggetti che non erano parte necessaria del giudizio di primo grado e ciò rendeva necessaria l’impugnazione di tale atto da parte dei ricorrenti con la conseguente integrazione del contraddittorio", è scritto ancora in sentenza. "Non essendo ciò avvenuto, alcuna utilità potrebbero trarre i ricorrenti dall’accoglimento della loro azione di annullamento e, di conseguenza, il ricorso è stato correttamente dichiarato improcedibile", spiegano. Per questo e per altri aspetti tecnici, il ricorso in appello è stato in parte respinto e in parte dichiarato inammissibile. (p.c.)

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