Attendere mentre il male può avanzare è pericoloso per il patrimonio culturale della Calabria. Sono parole scritte dalla grande Emilia Zinzi, qualche decennio fa. Una figlia di questa terra, una autorità dei beni culturali e della ricerca storico-archeologica, ammirata in tutto il mondo tanto da essere ritenuta una delle menti più eccelse del ventunesimo secolo, ha portato in alto il nome della Calabria con le sue battaglie, con il suo amore per la sapienza opposto al buio dei tempi.
E nel nome di una eccellenza calabrese, quale era (ed è) Emilia Zinzi, le sezioni di Catanzaro di FIDAPA e ANDE hanno dato luogo, ieri, alla nona edizione del Premio “La Rosa d’Argento”, manifestazione dedicata alla sua memoria, con la compartecipazione della Camera di Commercio Catanzaro Crotone Vibo Valentia, che ha ospitato l’evento.
“È importante mantenere alta l’attenzione su questa nostra celebre concittadina. Tuttavia, la città di Catanzaro temiamo non abbia dato il giusto risalto a questa figura, nel corso degli anni – osserva la Presidente della FIDAPA Catanzaro, l’avvocato Laura Gualtieri -. Oggi premiamo tre donne che si sono distinte nel loro percorso lavorativo, raggiungendo elevati livelli professionali, con ricadute importanti nella comunità”.
Onori di casa, al Segretario Generale della Camera di Commercio, avvocato Bruno Calvetta: “Questa manifestazione nasce come volontà comune tra Camera di Commercio e FIDAPA e di recente si è unita anche l’Ande. Premiamo delle donne che hanno condiviso un progetto di vita - dice – e per il nostro ente è importante far capire che la Calabria esprime imprenditorialità affidabili, che durano nel tempo e danno maggiore qualità all’immagine della nostra terra, agli occhi del Paese”.
In nome dell’amministrazione comunale, presente l’assessore all’Ambiente, Innovazione Tecnologica e Transizione Ecologica, avvocato Aldo Casalinuovo, il quale ha rivelato anche ricordi personali che legano il nome della compianta Emilia Zinzi, alla sua famiglia: “Ricordo il suo amore fortissimo per la città, palpabile in ogni sua proposizione – sottolinea l’assessore, annunciando di essersi attivato con la Commissione Toponomastica, affinché il nome della Zinzi possa avere la collocazione che merita -. Le donne premiate questo pomeriggio, sono donne straordinarie, di spessore elevatissimo, che continueranno a dare un contributo importantissimo”.
Parola, poi, alla Past Presidente della Fidapa e madrina della sezione ANDE Catanzaro, Carmen Audino, delegata dalla Presidente Roberta Porcelli: “La donne premiate in questi anni e le tre professioniste omaggiate oggi, sono un continuum positivo della Calabria – osserva -. Hanno dato esempio di essere donne concrete, che innalzano il volto di una Calabria competitiva”.
La professoressa Maria Saveria Ruga, dell’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro, relatrice all’incontro, ha delineato il profilo di Emilia Zinzi in maniera impeccabile, attraverso un prezioso racconto di aneddoti che hanno caratterizzato la sua vita, tappa dopo tappa, con l’ausilio di immagini di repertorio (alcune delle quali scattate dalla Zinzi in persona), portando anche i saluti dei nipoti: “Lei, da vera storica dell’arte militante, guardava tutta la Calabria, con battaglie accese, opponendosi sempre a quelle brutture che non erano rappresentate solo da demolizioni ma anche dagli atti di forza di una certa politica del tempo”, sostiene la professoressa Ruga. “Tutto quello che ho studiato e fotografato, esiste” usava dire Emilia Zinzi, capace di intuire ciò che sarebbe avvenuto, pronta a schierarsi contro tutti ma senza mai alzare la voce. Un animo nobile dal cuore gentile, che FIDAPA, ANDE e Camera di Commercio portano avanti con orgoglio. Ma perché proprio “rosa d’argento”? Per ripercorrere un sentimento che albergava in Emilia Zinzi, nel suo amore per il bello, perché “ogni sasso contiene una rosa”, diceva. A queste sue parole si collega Marisa Fagà, Presidente Nazionale ANDE, la quale passa in rassegna tutte le battaglie condotte nel nome di Emilia Zinzi, per la salvaguardia delle opere da lei realizzate, dal valore culturale inestimabile: Rivolgo un plauso a queste tre splendide premiate, tre gioielli della nostra Calabria, della nostra impresa, in settori non facili. Infine loro, le protagoniste della nona edizione del Premio: Franca Previti De Pace, manager dell’impresa di famiglia nell’ambito sanitario, premiata per “la sua umanità declinata con notevoli capacità organizzative e gestionali”; Elisabetta Franco Rondinelli “per aver saputo valorizzare costantemente nel tempo un progetto di vita consolidato nella storica azienda di famiglia, che oggi guida con immutata passione, dedizione e capacità, coniugando tradizione, innovazione ed eco-sostenibilità per processi e prodotti di eccellenza, in Italia e all’estero”; Elena Sodano “per aver saputo, con competenza, professionalità ed umanità, coniugare e realizzare esigenze sanitarie e rapporti umani finalizzati al benessere psicofisico, al mantenimento ed al recupero delle relazioni tra persone affette da Alzehimer”.
Tre donne straordinarie che, commosse, hanno rivolto il proprio sentito ringraziamento ai presenti. Tre donne che la figura di Emilia Zinzi avrebbe accolto con fierezza e orgoglio. Tre Rose d’Argento.
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