Conclusa con successo la quarta edizione del campus inclusivo del centro "PsicoEducativo il sorriso di Antony"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Conclusa con successo la quarta edizione del campus inclusivo del centro "PsicoEducativo il sorriso di Antony"

  18 agosto 2022 15:02

Si è conclusa giorno il 10 Agosto la quarta edizione del campus inclusivo presso il centro PsicoEducativo il sorriso di Antony. Campus in cui 18 ragazzi protagonisti di 10 giorni intesi hanno avuto la possibilità di vivere, sperimentare e sorprendersi con attività del tutto nuove.

Banner

Quest’anno la responsabile del centro, la dott.ssa Ludovica Staglianó, sociologa specializzata in disabilità, sull’esperienza del primo campus invernale, in cui, anche in quella occasione i ragazzi sono stati protagonisti di attività itineranti, ha programmato e strutturato un campus del tutto diverso dagli anni precedenti, inserendo oltre alle cinque giornate struttura con ospiti speciali, le giornate itineranti, tra cui il mare, e i viaggi in regione e fuori regione.

Banner

Banner

Il programma è stato articolato, dalle giornate trascorse in struttura con ospiti tra cui Anna Annarita Sequenza che ha fatto vivere ai ragazzi un’esperienza amazzonica e conoscenza del medico veterinario, alle gite al mare. E ancora visita in montagna per attività di outdoor education e sensoriali emotive, visita in treni alla riserva di tartarughe di Brancaleone e giornata dedicata allo sport. 

Il 9 agosto tutti in partenza per Messina. L’ultima giornata è trascorsa in struttura per il breifing finale con le famiglie e pranzo pranzo presso l’angolo degli amici. Gli obiettivi del campus sono stati diversi, più di tutti ovviamente l’inclusione sociale e sviluppo autonomie, sette ore al giorno, dalle 9,00 alle 16,00 Tutti insieme.

“Dieci giorni in cui i l’intero gruppo ha svolto tantissime attività  e i nostri ragazzi sono stati parte attiva di queste, con le loro scelte, le autonomie, le nuove amicizie, aiuto reciproco, rispetto delle azioni, tempi e spazi altrui. Rispettando ognuna delle proprie diversità e unicità!

Le giornate in struttura hanno seguito una ruotine di #Cura verso L’altro, partendo dall’animale, quindi visita stalle, far fare colazione a vitelli e cavalli e capire di cosa hanno bisogno. Si parte dell’animale per poi trasporre il tutto alla cura della #Persona". Si legge sulla nota della dottoressa Ludovica Staglianó.

La struttura è caratterizzata da spazi anche più personali e intimi, attrezzati di letti e televisione, per chi durante queste lunghe ore, ha avuto bisogno di ritagliarsi del tempo per riposare, tutto questo per evitare momenti di frustrazione e comportamenti problema elevati.

“Il mio obiettivo? - afferma la dottoressa Staglianó - che tutto questo si possa generalizzare nella loro quotidianità e in quella delle rispettive famiglie, migliorando la qualità della vita! Preparare i nostri ragazzi con gli interventi educativi adeguati e seguiti durante l’arco accademico per poi mettere in atto atti comportamentali funzionali per poter realizzare tutto questo. Passare un arco di tempo così lungo, sette ore, per alcuni dei nostri protagonisti, prima era impensabile, per altri “provabile” per altri ancora mai fatto”.

“Le giornate itineranti hanno dato la possibilità ai ragazzi e alle loro famiglie di dar prova di quanto siano in grado di fare, anche nelle situazione più difficili. Nella giornata del viaggio regionale - prosegue la responsabile -  la partenza da Soverato, un’ora e mezza di viaggio che ha portato a far vivere esperienze nuovissime e sorprendenti. Ecco il primo viaggio del campus, il primo mezzo di trasporto preso in completa autonomia, a partire dal biglietto, all’obliterazione, alla scelta dei posti per finire ai vagoni occupati, per poi passare alla visita dell’ospedale delle tartarughe e il pranzo a sacco nel parco nel paese di Brancaleone. Anticonformismo, nuove esperienze, realtà concreta reale, quotidianità, gente, confusione , gruppi, contesti, viaggi, #Generalizzazione”.

“L’obiettivo fondamentale è questo, che determinate esperienze non rimangono tali, che tutto questo possa essere all’ordine del giorno, preparavi alla vita, fornire gli strumenti adeguati a voi e alle vostre famiglie. I ragazzi vivranno di vita vera, di autonomia, di movimento all’interno della società, perché la società sono loro . La visita all’ospedale delle tartaruga marine è stato “solo un mezzo, una motivazione, un rinforzo” per far prendere il treno. Rumori, confusione, fermate, tempi morti, gestito tutto questo, in modo ottimale. E arrivare a questo non è stato facile, dietro c’è un lavoro accademico-terapeutico- educativo che ha fatto sì che oggi questo si realizzasse. Ovviamente in un gruppo così eterogeneo, - si legge ancora - per alcuni è stato molto facile e naturale, altri meno, ma è questo che fa la #Differenza. Mettere in pratica il lavoro comportamentale su un soggetto più particolare eseguito nei mesi passati. E non tutti i ragazzi sono di “facile gestione con situazioni “semplici” quindi la soddisfazione e la felicità è #Doppia! Anche durante la giornata fuori regione, la trasferta siciliana, gli obiettivi prefissati sono stati gli stessi, e in quella giornata la sperimentazione non si è basata solo sui mezzi di trasporto utilizzati; pullman, traghetto e tram, ma anche per tutta la gestione comportamentale dell’intero gruppo in una città sconosciuta e il rispetto delle regole.

"Un’altra intesa attività che ha riscontrato un enorme successo è stata quella dedicata alla scherma, che ci si augura che abbia un proseguo di collaborazione. Ospiti della struttura Alessandra Lucchino, schermista, due volte campionessa del mondo, una medaglia argento e una medaglia d'oro ai mondiali, sette titoli italiani, è un’icona della scherma Italiana, che , insieme al suo maestro si è dedicata completamente ai ragazzi. L’intero gruppo ha partecipato in modo entusiasmante, tutti ammaliati dalla rappresentazione dei maestri, simulando anche loro un combattimento a coppie. I maestri sono stati meravigliosi nei confronti dei ragazzi, spiegando questo tipo di disciplina e sport nel modo più semplice possibile. I ragazzi si sono divertiti ad eseguire i combattimenti, - conclude la Staglianò - utilizzando le armi e gli strumenti di questa disciplina rispettando tutte le regole, ma sopratutto rispettando i loro compagni, anche se in sfida, aiutandosi e comprendendo le perdite e le vincite proprie ed altrui, tutte le regole sono state rispettate e le richieste dettate dai maestri. La dott.ssa Staglianó si ritiene soddisfatta e felice perché anche quest’anno il lavoro inteso ha dato i suoi buoni frutti, ringrazia tutti gli ospiti e le operatrici che hanno lavoro insieme a lei per la realizzazione e il completamente del campus".

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner