
Si è concluso stamattina il cineforum rivolto alle scuole che ha visto coinvolte alcune classi dell’ISS “Vittorio Emanuele II- Bruno Chimirri” e del Polo Liceale “L. Siciliani – G. De Nobili” di Catanzaro, in un percorso in compartecipazione avviato in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Gli incontri sono stati incentrati sulla visione del docufilm vincitore del Premio De Seta 2024 “What we fight for” di Sara Del Dot e Carlotta Marrucci, con Nahid Akbari, Eli e Sude Fazlollah.
Al termine di ogni proiezione è stato possibile dialogare sia con le registe che con Eli Fazlollah e con la direttrice della fotografia Marta Antonioli, che erano presenti in videocollegamento e che ringraziamo per la loro disponibilità e generosità.
Il nostro Collettivo è dedicato alla memoria di Aurora Tila, la più giovane vittima di femminicidio dello scorso anno, uccisa a soli tredici anni dall’ex fidanzatino all’epoca quindicenne. Come ha scritto di recente anche Franca Fortunato sul Quotidiano del Sud, si sta abbassando paurosamente sia l’età delle vittime che di chi commette femminicidio, dunque crediamo sia molto importante ascoltare e parlare con le persone più giovani, affrontando con loro tematiche di grandissima rilevanza come quelle che emergono dal docufilm.
In questo senso, vogliamo esprimere la nostra più profonda gratitudine a tutti i soggetti che hanno reso possibile gli incontri. Le DS con le comunità scolastiche e i nostri partner, il Centro Calabrese di Solidarietà con Claudio Falbo, Legambiente Catanzaro con Luisa Polimeni Genovese e Domenico Dominijanni, presenze preziose per le loro sensibilità e competenze. Ringraziamo infine Andrea Dominijanni di Legambiente e Clorofilla film festival per avere regalato, a tante persone giovani, la possibilità di conoscere le storie di tre donne straordinarie dalle quali riteniamo di avere tanto da imparare, per il coraggio e la dignità con cui hanno affrontato situazioni molto dolorose e difficili, sia nei loro paesi di origine che fuori dall’Afghanistan e Iran alla ricerca della libertà, ma anche per il grande messaggio di forza e speranza che ci hanno lasciato.
I focus sui quali abbiamo voluto concentrare l’attenzione hanno riguardato principalmente la difesa dei diritti umani in ogni parte del mondo, anche sui confini, la trasversalità delle violenze sulle donne, l’importanza dell’istruzione e della conoscenza come (uniche) armi per cambiare il mondo, il potere dell’usare la propria voce non solo per difendere i propri diritti ma anche quelli di chi voce non ha, delle persone più vulnerabili.
Abbiamo avuto modo di portare all’attenzione gli stessi focus anche ieri pomeriggio, in un incontro promosso dal Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’UMG assieme a Legambiente Catanzaro che ha generosamente coinvolto sia il Collettivo Aurora che il CCS in un confronto con studenti a partire da “Women for Iran” di Sara Hourngir. Un altro docufilm molto intenso in cui, come in una staffetta di voci, alcune donne iraniane raccontano cosa significhi vivere nel regime attuale e quale enorme impatto abbia avuto la storia di Mahsa Amini su gran parte della popolazione iraniana, tanto da sollevare il movimento globale Women, Life, Freedom.
Attraverso “What we fight for” e “Women for Iran”, come Collettivo Aurora, abbiamo avuto modo di confrontarci su tematiche che scorrono sul filo rosso scelto da noi per questo 25 novembre: “i nostri corpi non sono i vostri campi di battaglia”.
Siamo grate a tutte le persone giovani che, in questi giorni, si sono mostrate interessate anche rivolgendo domande. Il nostro augurio a loro è quello di non rassegnarsi ad un mondo in cui, sempre più spesso purtroppo, violenze e ingiustizie vengono fatte passare come fatti ineluttabili. Restano tali solo se saremo noi a permetterlo e, come ci insegnano le protagoniste dei due potentissimi docufilm, possiamo scegliere ogni momento di essere persone migliori.
Segui La Nuova Calabria sui social

Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019
Direttore responsabile: Enzo Cosentino
Direttore editoriale: Stefania Papaleo
Redazione centrale: Vico dell'Onda 5
88100 Catanzaro (CZ)
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Sirinfo Srl
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 3508267797