“Le autorità competenti indaghino”
23 gennaio 2023 12:36di MASSIMO PINNA
Concorsi comunali a Girifalco, interviene il gruppo Pd con i consiglieri Teresa Signorello e Mario Deonofrio.
E si rivolge, al sindaco Pietrantonio Cristofaro, alla segretaria comunale responsabile anticorruzione Tocci, al revisore dei conti Barbuto, e al prefetto di Catanzaro
Già la scorsa estate, qualche consigliere comunale aveva presentato una interrogazione in merito ai contenuti dei bandi di indizione delle procedure di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato e part - time di un Istruttore Direttivo di Vigilanza e un Istruttore Direttivo Amministrativo nel Comune di Girifalco, evidenziando talune singolarità in ordine alla differenziazione dei requisiti di ammissione richiesti per concorsi a figure professionali simili. Con detta istanza, veniva chiesto all’ufficio preposto alle procedure se si fosse agito nella massima autonomia discrezionale o meno.
Oggi, all’esito delle prove preselettive del concorso relativo alla assunzione di un Istruttore Direttivo Amministrativo, il gruppo consiliare del PD si pone altri interrogativi.
Eccoli nel dettaglio:
“1) hanno le persone in indirizzo contezza che la Giunta Comunale con deliberazione n.173 del 20/09/2021 ha aderito alla ASMEL (Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazioni degli Enti Locali), con decorrenza 01 ottobre 2021 e che detta associazione fornisce servizi di modernizzazione agli Enti Locali associati, tra cui la selezione preliminare di personale cui attingere per l’eventuale accelerazione di procedure assunzionali; 2) hanno le SS.LL. contezza che ASMEL nel detto periodo ha espletato una procedura nazionale formando una graduatoria di idonei; 3) hanno le SS.LL. contezza che la Giunta ha impegnato per il 2021 somme pari a circa €.2.000,00 per l’adesione al consorzio e successivamente sta versando quote annuali di €.400,00; 4) non sorge spontaneo chiedersi come mai, dopo poco tempo, la Giunta Comunale con delibera n.178 del 12.10.2021 da incarico agli uffici competenti per l’espletamento di pubblici concorsi a copertura della pianta organizza ivi approvata, senza far cenno alla precedente convenzione con ASMEL e che tale circostanza “sfugge” pure all’attenzione del segretario comunale, nell’indire le procedure concorsuali con propria determina n.318/2022 (ma ciò vale anche per la determinazione n.317/2022).
“Ebbene ci si consenta – scrivono - di osservare che allo stato dell’arte ci sono profonde anormalità che inducono a talune riflessioni, in particolare: - perché pur pagando un servizio cui si è aderito per volontà politica, ci si rifiuta di partecipare ai benefici, con snellimento di procedura e maggiore trasparenza, stante la portata nazionale del servizio (come avvenne tanti anni addietro con l’adesione a graduatorie elaborate dal Formez)?; - perché a fronte di un servizio già acquisito dall’ente comunale, a pagamento, si è preferito partire dalle fasi preliminari, con procedure affidate a commissari esterni, la cui scelta è in qualche modo opinabile. Ed inoltre, chi ha contattato e scelto i commissari di concorso? E come mai essi stanno prestando il loro impegno senza alcun emolumento? Perché svolgere un faticoso e rischioso lavoro (le denunce ormai sono all’ordine del giorno) senza nemmeno ottenere in cambio il giusto emolumento che la legge prevede? Verrebbe da chiedersi a chi è fatto il regalo”.
E denunciano politicamente “come noto ormai, tra i partecipanti alla selezione vi sono molti parenti stretti (il coniuge dell'assessore al bilancio, i cugini, le cognate, i referenti politici etc.) di amministratori in carica e sarebbe interessante verificare gli elenchi degli idonei (e non) nella graduatoria ASMEL, ma una indagine del genere non è certamente compito di un organismo politico;
- oggi ci si chiederebbe pure, chi ha redatto i criteri di valutazione dei titoli posseduti dai singoli candidati? Talune indicazioni della lex specialis sono fumose e pongono qualche dubbio sulla serenità di valutazione da parte della Commissione”
Tutte domande che, secondo il gruppo Pd “sorgono spontanee se si vede che la commissione è composta da un dipendente di un Ente in liquidazione, una funzionaria della Regione che presta servizio nel settore Welfare e la segretaria comunale di Montepaone o Montauro! Dovessimo seguire le linee guida sulla scelta dei commissari, si è ben lontani dai parametri di specifica competenza ivi richiesti. Sarebbe stato più semplice e trasparente la richiesta di una commissione composta per sorteggio cosi come prevedono le linee guida delle precedure concursuali”.
Dunque, “le anomalie rilevate, seppur forzatamente praticabili, pongono dei punti interrogativi che, opportunamente, devono essere evidenziati alla SS.VV.. che, come noto, hanno grosse responsabilità in materia, oltre a specifiche competenze legate all’anticorruzione, quindi figure che devono operare con trasparenza e libertà gestionale”.
E concludono, il Pd chiede che “si inoltra alle autorità in intestazione per la trasmissione ognuno per la propria competenza all'ANAC ed alla corte dei conti”.
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