di MARCO VALLONE
Un bilancio su cosa è accaduto, in poco più di un decennio, dopo la riforma della disciplina condominiale, entrata in vigore con la legge 220/2012 dal giugno del 2013. E su quali siano gli aspetti positivi, e quali quelli invece negativi, di queste modifiche.
Questi i temi al centro del seminario organizzato da Confedilizia Catanzaro, e tenutosi questo pomeriggio proprio a Catanzaro, nella sala convegni dell'Ordine degli Avvocati del capoluogo di regione, collocata presso il palazzo di Giustizia di via Falcone e Borsellino. All'incontro, imperniato sull'indicativo titolo “Il condominio dopo la riforma, il bilancio dopo il primo decennio “, hanno partecipato, moderati da Daniela Rodolà, tesoriere dell'Ordine degli Avvocati di Catanzaro, diversi relatori: Claudio Amato, assegnista di ricerca dell'Università Magna Graecia di Catanzaro; Vincenza Matacera, Segretario dell'Ordine degli Avvocati di Catanzaro; Marcello Mazzuca, professore associato di diritto privato dell'Università Magna Graecia di Catanzaro; Salvatore Passafaro, dottore commercialista; Sandro Scoppa, Presidente di Confedilizia Calabria.
Antonio Abate, Vicepresidente di Confedilizia Catanzaro, e William Gigliotti, Presidente dell'Unione Giovani Commercialisti di Catanzaro, hanno portato i saluti degli enti da loro rappresentati.
Il Presidente di Confedilizia Calabria, Sandro Scoppa, ha tenuto a sottolineare come quella di oggi sia stata “un'iniziativa importante, che avviene a un decennio dell'approvazione della riforma della legislazione sul condominio. E' importante perché ci consente di fare il punto sulle situazioni, sui problemi risolti, e su quelli che ancora necessitano di avere un ulteriore intervento di risoluzione. Tante cose sono cambiate: ad esempio la figura dell'amministratore di condominio è stata ulteriormente professionalizzata. Sono state riempite tante cose che nella vecchia normativa creavano contenzioso e che, proprio seguendo le direttive della giurisprudenza più autorevole, sono state risolte. Ovviamente bisognerà intervenire ulteriormente per mettere finalmente fine a tante problematiche ancora aperte: l'ideale sarebbe quello di una completa liberalizzazione della normativa che riguarda i condomini, perché solo liberalizzando si potrebbero evitare tanti problemi che oggi proprio l'interventismo, dovuto all'eccessiva legislazione e all'eccessivo dettaglio delle norme, tende a provocare. Noi andiamo in quella direzione: ne parliamo, e continuiamo a parlarne, perché questo sarà uno dei seminari che dedicheremo al condominio. Credo che sia importante, perché il condominio investe poi la vita della maggior parte delle persone: molte persone infatti vivono in condominio e hanno a che fare con le problematiche oggetto del seminario di questo pomeriggio”.
Marcello Mazzuca, professore associato di diritto privato dell'Università Magna Graecia di Catanzaro, ha da parte sua affermato come l'iniziativa di oggi voglia “tracciare un bilancio a dieci anni dall'introduzione della riforma del condominio. Un bilancio che, per un giurista, significa essenzialmente cercare di individuare cosa la riforma del 2012 ha risolto, e cosa invece non è riuscita a risolvere, o semmai ha complicato. E da questo punto di vista la riforma del 2012 si presta a un giudizio tutto sommato positivo, credo, perché senza dubbio ha contribuito in maniera assai significativa a definire con più certezza alcune delle problematiche che la precedente normativa aveva contribuito a generare. Ciononostante, però, anche la nuova normativa reca con sé una serie di tratti ambigui: ad esempio, in punto di definizione della qualificazione del rapporto fra amministratore e condominio, che certamente merita ancora di essere approfondito. E quindi l'iniziativa di oggi si inquadra proprio in questa esigenza”.
Il seminario è stato aperto a tutti, apprezzato da un pubblico di buon numero, e ha previsto l'accreditamento con il Collegio dei Geometri, e con gli Ordini degli Avvocati e degli Ingegneri di Catanzaro ai fini della formazione periodica obbligatoria dei loro iscritti.
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