di FRANCESCO IULIANO
Una seconda giornata partecipata, quella del meeting internazionale sul tema “La proprietà privata e la libertà in the world”, organizzato da Confedilizia Catanzaro e seguito sulla piattaforma Zoom ed in diretta streaming sulle pagine Facebook dell’associazione.
Un incontro che ha visto la partecipazione di rappresentanti di alcuni tra i più importanti Paesi del mondo, come Stati Uniti d’America, Russia, Tunisia, Svizzera e Cile, che presentano regolamentazioni, interessi e bisogni differenziati.
Il dibattito è stato introdotto dalla docente dell’Università degli Studi Roma 3, Roberta Modugno che ha evidenziato come «chi controlla e limita il nostro diritto di proprietà, in realtà controlla la nostra libertà, la libertà di fare progetti per le nostre vite, controlla i fini verso cui dobbiamo tendere e i valori che desideriamo realizzare. L’uomo – ha aggiunto - dovrebbe essere sempre considerato come un fine e mai come un mezzo, ma chi controlla il nostro diritto di proprietà ci trasforma in mezzi, strumenti per la realizzazione di fini altrui. Se siamo convinti che gli individui abbiano dei diritti, allora questi diritti vanno presi sul serio e di conseguenza dobbiamo prendere sul serio il diritto di proprietà».
E’ seguita una tavola rotonda, moderata dal presidente di Confedilizia Calabria, Sandro Scoppa, alla quale hanno partecipato il professore Michael Severance dell’Acton Insitute, che ha relazionato sulle disposizioni vigenti negli Stati Uniti, l’ingegnere Antonio Manno, imprenditore, per il Cile, l’avvocato Imen Dressi, per la Tunisia, il professore Paolo Pamini, del Politecnico di Zurigo, per la Svizzera ed il professore Alessandro Vitale, dell’Università degli Studi di Milano, per la Russia.
Al temine è intervenuto il presidente nazionale di Confedilizia, l’avvocato Giorgio Spaziani Testa. All’avvocato StratosParadias, presidente dell’Unione Internazionale della Proprietà Edilizia, sono state invece affidate le conclusioni del meeting.
Per presidente di Confedilizia Calabria, Sandro Scoppa, «l’iniziativa, che ha riscosso un notevole successo , è stata organizzata con lo scopo di mettere a confronto le esperienze in diversi paesi del mondo e di richiamare, nel contempo l’attenzione sull’importanza della proprietà privata, che oggi è minacciata dalla diffusione ideologiche ostili al mercato ed alla cooperazione sociale volontaria.Il principale strumento di tale attacco alla proprietà è rappresentato dalla leva fiscale, soprattutto da quando è in vigore Imu, e la cui pressione è spinta ai limiti dell’esproprio, a cui si aggiungi una legislazione oltremodo pervasiva.
Come ribadito nel corso del meeting – ha aggiunto - occorre difendere la proprietà privata che è la base della libertà individuale di scelta,ponendo la stessa al centro del sistema, ripristinando le logiche del mercato e restituendo ad essa la dignità e il rango di bene primario dell’individuo. Per la proprietà immobiliare, che in questo momento rappresenta una vera e propria emergenza del Paese, sono necessarie profonde riforme volte a liberalizzare il settore e, nello stesso tempo, ridurre drasticamente l’imposizione fiscale.
C’è bisogno - in sostanza - di una grande e precisa inversione di tendenza, che serva anche a convincere che gli immobili non sono un bancomat, peraltro sempre in funzione, dal quale si può attingere continuamente, ma una risorsa indispensabile per gli individui e le famiglie e per la società».
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