La Conferenza Episcopale Calabra si è incontrata il giorno 15 marzo 2021, da remoto, a causa del Covid-19, per la seduta già da tempo programmata.
Dopo la preghiera iniziale e la meditazione sulla “paternità di San Giuseppe” di don Vincenzo Lopasso, biblista, il Presidente, S.E. Monsignor Vincenzo Bertolone, nell’avviare i lavori, ha comunicato che la Segnatura Apostolica ha riconosciuto il Tribunale d’Appello
presso Catanzaro. S.E. Monsignor Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari-Bitonto e Amministratore Apostolico dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, convalescente in ospedale a causa del Covid, è intervenuto per un breve saluto, ringraziando quanti gli sono stati vicini.
Il Presidente, dopo aver informato che il Servizio Nazionale per la Tutela dei Minori della CEI ha consegnato il terzo sussidio “La formazione iniziale in tempo di crisi”, per i formatori al presbiterato e alla vita consacrata e per i giovani in formazione, ha aperto la
discussione sul “Vademecum pastorale per la tutela dei minori” per aiutare i nostri educatori a formare, aiutare e prevenire i ragazzi e i giovani che frequentano le parrocchie e i cammini ecclesiali. Dopo una sapienziale riflessione che ha evidenziato l’urgenza di attivare processi informativi e formativi permanenti, il Vademecum è stato approvato con l’impegno di metterlo a disposizione dei confratelli presbiteri di ogni Diocesi. Una riflessione altrettanta rigorosa e puntuale è stata condivisa sulle Linee guida per un sentire e agire pastorale comune nei confronti della ‘ndrangheta, che sarà ulteriormente ripresa nella prossima seduta della CEC.
Interessante e significativa è stata la comunicazione sul Progetto Policoro da parte di frà Stefano Caria, coordinatore del Progetto Policoro Calabria, e di Adriana Raso, nuova referente regionale dello stesso. Preso atto dell’esplosione del contagio da Covid-19, il coordinamento regionale, annullate tutte le azioni programmate, ha approntato con creatività una nuova progettazione tenendo conto dell’alterazione del contesto sociale, culturale ed economico e rimodulando la formazione degli Animatori di Comunità che rispondesse più puntualmente ai nuovi bisogni generati dalla crisi in corso. La formazione sulla comunicazione ha consentito agli Animatori di Comunità di acquisire strumenti teorici e pratici funzionali alla comunicazione attraverso le principali piattaforme social, per incontrare i giovani sul WEB e a dialogare con loro. Attualmente, il Progetto Policoro della Calabria è seguito sui principali social da oltre 2.000 persone, e nei periodi di maggiore attività, attraverso eventi in streaming, articoli e approfondimenti, riesce a raggiungere anche picchi di 6.000 persone, molte delle quali giovani di età compresa fra i 18 e i 34 anni. Parole di ringraziamento sono state rivolte a
Monica Tripodi, già referente regionale del Policoro calabrese.
Prima della conclusione dei lavori, i Vescovi hanno rivisto e approvato le Commissioni CEC che saranno rese pubbliche in seguito.
La nomina del coordinatore delle Fondazioni Antiusura della Calabria, che necessita per un lavoro d’insieme, si provvederà prossimamente dopo un confronto con la Consulta Nazionale. La preghiera ha concluso i lavori, con l’auspicio di potersi rivedere in presenza nella prossima sessione.
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