Conflitto Russia-Ucraina. Anche la Vono (FI) firma la mozione per la pace mondiale

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La senatrice di Forza Italia, Silvia Vono
  17 marzo 2022 15:14

C’è anche la firma della senatrice di Forza Italia, Silvia Vono, in calce al documento che la politica italiana ha sottoscritto per dire “No” alla guerra tra Russia e Ucraina. Un conflitto che sta mettendo in seria crisi la pace mondiale.

E’ sotto gli occhi di tutti - riporta la nota - il fatto che l’Europa rischia ogni giorno di più la temutissima Terza Guerra mondiale, dopo le prime due che a distanza di pochi anni l'una dall'altra, non più di venti anni!, hanno fatto milioni di vittime sul nostro continente, nel secolo appena concluso. Questa volta la guerra potrebbe scatenarsi direttamente per lo scontro delle potenze nucleari presenti in Europa e nei Paesi confinanti; ed è facile allora immaginare quale ecatombe rischiamo tutti indistintamente. Proprio per questo la UE, in questa drammatica guerra Russia-Ucraina, che rappresenta una minaccia per tutti e un potenziale principio di terza Guerra mondiale, dovrebbe aprire urgentemente un tavolo di dialogo delle super-potenze per il disarmo nucleare e dovrebbe sostenere la necessità di una conversione dell’energia nucleare degli ordigni di guerra in energia utile per la vita sociale ed economica di tutta l'Europa e in particolare nei paesi poveri, promuovendo concreti progetti di pace e di sviluppo integrale. Il presente appello mostra la piena adesione di tutti i cristiani, ma non solo dei cristiani!,  alle accorate preghiere per la Pace, che Papa Francesco ci chiede, e che rivolge in particolare alla Unione Europea, per chiederne la sottoscrizione da parte di tutta la Società civile, estendendo l'invito al mondo intero. I Cristiani impegnati in politica, davanti alla minaccia di una possibile guerra atomica, ritengono indifferibile ed immediato un nuovo e totale Disarmo nucleare.

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Riaffermano, nello spirito della cultura, che in politica ha saputo guidare la ricostruzione dell’Italia dopo la II Guerra Mondiale e ha contribuito in modo significativo a fondare l’Unione Europea, il ripudio della guerra nel mondo intero”. I parlamentari chiedono alla Russia, “che desista immediatamente dal proseguire nelle operazioni militari in modo da risparmiare tante vite umane e dare la possibilità alla nazione Ucraina di concentrare tutto il suo sforzo difensivo nel negoziato di Pace e nella ricostruzione di un Paese colpito nei suoi punti nevralgici. Allo stato attuale delle cose, solo avviando un’immediata inversione di rotta potremo evitare l’immanente rischio di guerra nucleare e una possibile ecatombe dell’Umanità, resa verosimile dalle recenti minacce di Putin.  E' necessario compiere ogni possibile sforzo diplomatico per promuovere progetti di pace e di sviluppo dei popoli, per cui risulta indifferibile l’esigenza di un processo di ridimensionamento della corsa agli armamenti e la conversione degli arsenali nucleari in impieghi di pace, con la rinuncia definitiva agli armamenti chimici e batteriologici di ogni tipo. L’Unione Europea deve assumere il ruolo di Promotore mondiale di Pace, proponendo, da subito, l’avvio di un progressivo Disarmo Nucleare globale, a cominciare dalle Potenze che si confrontano sul nostro Continente, per evitare in ogni modo il rischio di una Terza Guerra Mondiale.

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L’apocalisse nucleare può avvenire in qualunque prossimo frangente: solo con il Disarmo e con l’effettiva riconversione delle armi nucleari in energia di pace, si potrebbe rimuovere definitivamente questa incombente minaccia. La UE dovrebbe portare il conseguente Piano di Disarmo nucleare già nella prossima Conferenza di Riesame del Trattato di non proliferazione nucleare (TNP), la decima, affinché sia tenuto in debita considerazione nelle Conferenze sul disarmo. Il TPN è un trattato internazionale sulle armi nucleari che si basa su tre principi: disarmo, non proliferazione e uso pacifico del nucleare”.

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Ed ancora, con la presente Mozione “si chiede alla UE che si istituzionalizzi quanto prima il “tavolo di lavoro permanente sul Disarmo Nucleare”, in osservanza dell’Art. VI del TNP, che richiede, non solo l’accordo progressivo dei Paesi nucleari, ma anche degli altri, onde evitare la proliferazione delle armi atomiche. Si chiede inoltre di voler inserire nell’agenda dei lavori della suddetta Conferenza la conversione degli arsenali nucleari in risorse a beneficio di tutti e, in particolare, dei Paesi in via di sviluppo.La conversione degli arsenali nucleari può avvenire secondo quanto già ampiamente realizzato con successo con l’eliminazione delle prime 20mila testate nucleari nel “Piano Usa-Russia “Megatons to Megawatts”, in modo che le risorse risparmiate e gli utili prodotti, possano favorire lo Sviluppo sostenibile anche nei Paesi poveri, come evidenziato dalle analisi economiche a riguardo”.

Hanno aderito a questa Mozione anche tutti i Comitati cristiani che fanno riferimento al Comitato per una Civiltà dell’Amore (www.nuclearforpeace.org) 

 

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