Confronto tra i vari settori sulla qualità della scuola a Catanzaro

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  03 aprile 2024 21:42

di ALESSIA DE SANTO

Si è tenuto questo pomeriggio, al Centro Polivalente "Maurizio Rossi" di a Catanzaro, l’incontro tra i vari settori comunali e scolastici per sviscerare le varie tematiche e problematiche da mettere in luce per poter assicurare un futuro stabile agli studenti della provincia,

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Questo pomeriggio, come spiega l'assessore Nunzio Belcaro, si è assistito ad un momento raro per la città, con un confronto serrato tra le varie problematiche del settore scolastico sotto ogni punto di vista. 

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Come specifica la giornalista Luciana Cimino, moderatrice dell'evento, non si può pensare di introdurre i giovani al mondo del lavoro nel momento in cui nella fase scolastica non sussistono le basi, considerando che la formazione non prevede quello che è l'avanzare della tecnologia che, in un futuro ormai vicinissimo, cambieranno completamente il settore lavorativo mondiale.

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Ovviamente bisogna considerare il fattore bilancio, al quale ci introduce Marina Mongiardo, assessore al bilancio del Comune di Catanzaro, secondo cui non è facile sostenere nel breve tempo tutte le modifiche necessarie, anche se si sta puntando a non lasciare nulla al caso. Proprio per questo l'attenzione è alta e dall'intervento del Sindaco Nicola Fiorita, emerge la necessità di ampliare il lavoro non indifferente che sta svolgendo il comune sull'argomento e lo stesso Sindavo ha spiegato che i consensi sui vari progetti di riqualificazione delle scuole nei vari quartieri non otterranno sicuramente rapida approvazione dai cittadini, essendo un processo lungo, ma necessario,  che permetterà un netto cambiamento sul territorio nel settore scolastico.

IL confronto lascia emergere effettivamente tutte le varie opinioni, lasciando la parola alla professoressa Carla Rotundo, che spiega l'importanza di non lasciare gli studenti abbandonati al "semplice" orientamento scolastico, ma che, con l'aiuto comunale deve incrementare maggiormente la possibilità dei docenti nello svolgimento del loro ruolo, ma, in particolar modo, avere supporto dalla famiglia nel lasciare la competenza educativa ai docenti al di fuori dell'ambito familiare.

Palese è l'interesse comune di trovare ciò che sia un compromesso che vada, sì, a poter permettere a tutti i vari settori presi in causa, di adempiere ai propri ruoli prestabiliti, bensì a mantenere il focus sulle esigenze dei giovani. L'importanza della scuola nel percorso formativo di ogni ragazzo ha la priorità assoluta, non solo per l'apprendimento e sviluppo dell'individuo, ma anche per poter permettere ai ragazzi di avere una sorta di protezione da parte della scuola ed evitare così l'intrapresa di modalità errate di pensiero e del non farsi ammaliare da quelle che si definiscono le così dette vie sbagliate.

Emergono statistiche nelle quali il dato preoccupante lo si riscontra nella bassa percentuale di ragazzi che, non solo non raggiungono il numero di ore di presenza a scuola obbligatorie, ma anche la completa assenza di partecipazione ed inclusione da parte degli istituti nelle attività extra scolastiche o partecipazioni ad eventi culturali, se non per le poche famiglie con la giusta possibilità economica: queste le affermazioni della referente dell'associazione "Libera Cz" Elvira Iaccino. 

Pare scontato poi che persone con un basso reddito si trovino automaticamente escluse da ogni tipo di possibilità di evasione dallo status che le vincola, non consentendo così ad un bambino nato in una famiglia svantaggiata di potersi costruire un futuro pari ad i suoi coetanei.

Da non sottovalutare anche la risposta dei giovani stessi: la portavoce in questo caso è Sara Iritano alunna del quinto Liceo Pasquale Galluppi, componente attiva del "Collettivo Sangitta", impegnato proprio nel portare avanti quella che deve essere la voce degli studenti stessi, dalla quale però, ormai avviliti dalla situazione, pare siano loro stessi scoraggiati nel prendere parte a manifestazioni come quelle che vengono organizzate nelle altre città. Eppure le problematiche alla quale trovare rimedio appaiono le medesime, ma come effettivamente un ragazzo dovrebbe trovare l'incentivo necessario per far emergere la propria opinione nel momento in cui poi verrebbe vessato anche solo per l'assenza scolastica, compiuta per scendere in piazza a manifestare o nella semplice organizzazione di una normalissima occupazione d'istituto.

Molti ancora gli accorgimenti da dover vagliare per migliorare il settore scolastico della provincia, eppure lo sconforto non fa assolutamente parte di questo appuntamento, anzi, sembra quasi regalare una luce in fondo al tunnel percorso fino ad ora.

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