di SABATINO NICOLA VENTURA
Avverto il bisogno per intervenire ancora una volta sulla questione Conservatorio Musicale a Catanzaro. È sempre opportuno contribuire all’informazione, affinché i cittadini abbiano contezza più esatta, discernendo fra le diverse notizie ed esternazioni.
Catanzaro rimane purtroppo, ancora, l’unica città capoluogo di regione a non avere il Conservatorio Statale. I numerosi tentativi dell’Amministrazioni Comunali, a partire dagli anni ’70 del secolo scorso, ma anche dopo, se pure saltuariamente, e sempre senza la necessaria costanza e qualità, non ebbero alcun positivo esito.
Bisogna aspettare il 2007/2008 per registrare una grande novità: l’Amministrazione Comunale di Centro-Sinistra del sindaco Rosario Olivo, riuscì ad assicurare a Catanzaro una sezione staccata di un polo Didattico Catanzarese con corsi pre-accademici, del conservatorio Musicale Statale “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia.
I corsi si svolsero presso l’Istituto Rossi, tempestivamente completato nella ristrutturazione. Una struttura di grande prestigio e certamente sede invidiata dagli altri Conservatori calabresi.
Riporto, mi è più facile, evitando di ripetermi nella sostanza, alcuni passi di una mia nota stampa sull’argomento pubblicata nel 2021.
“…quale avvio per l’obiettivo finale: la realizzazione di un autonomo Conservatorio Musicale Statale a Catanzaro”.
“…Ritengo giusto rivolgere un pensiero di gratitudine all’allora vice ministro Nando della Chiesa, che tanto si prodigò a sostegno di Olivo, per il conseguimento di quanto auspicato”. “…La stampa e le emittenti televisivi, ma anche personalità della città, fra i quali il poeta Achille Curcio, ne diedero grande risonanza. “Iniziarono i corsi, si arrivò ad oltre 350 iscritti, ma le richieste erano di gran lunga superiori.”
“…Quanto accadeva suscitò però preoccupazioni ed avversità a Cosenza. Ma soprattutto a Vibo Valentia; il senatore di quella città. Antonino Murmura, scatenò la guerra contro l’Amministrazione Comunale di Catanzaro e fece di tutto per bloccare ed impedire ogni proseguo dell’operazione. Arrivò a denunciare alla Corte dei Conti il Sindaco Rosario Olivo, che però vinse la causa perché fu riconosciuta la piena legittimità di quanto si stava facendo”.
“Simbolica e significativa è la donazione al Conservatorio del pianoforte dell’indimenticabile maestro catanzarese Nicola Munizza”.
“…il plesso Rossi, fra l’altro, fu dotato di una sala di registrazione all’avanguardia e unica non solo in Calabria, ma nel Mezzogiorno: domando al Sindaco Abramo, perché non è mai andata in funzione?”
All’Amministrazione Olivo succede nel 2011 quella di Michele Traversa e dopo un anno quella di Abramo. Le due Amministrazioni purtroppo non hanno dedicato la necessaria attenzione per mantenere ciò che si era conquistato e procedere, per come sarebbe stato possibile dopo tre anni dall’inizio dei corsi pre-accademici, con la rivendicazione dell’autonomia del Conservatorio Statale alla città di Catanzaro.
È opportuno ricordare che Abramo e il Centro-Destra, soprattutto dal 2013 al 2017, furono particolarmente contestati per quanto facevano/non facevano per assicurare il Conservatorio alla città. Per averne contezza basta leggere la stampa del periodo e prendere visione degli interventi in Consiglio Comunale. ricordare tanto impegno è giusto: si fece di tutto per scongiurare la chiusura di quanto con tanto sacrificio si era realizzato e che si sarebbe potuto concludere con l’istituzione di un Conservatorio Statale autonomo.
Ora, incomprensibilmente, assistiamo a voli pindarici per “recuperare” quanto più linearmente era stato alla portata, bastava proseguire il percorso virtuoso e più ovvio. Quanto ora stanno facendo Abramo e la destra è più tortuoso, e non so se potrà essere soddisfacente.
Concludo quanto ho ritenuto di ricordare, ponendo delle precise domande al Sindaco/Presidente Sergio Abramo:
Quanto formalmente deciso dall’Amministrazioni Provinciale e Comunale di Catanzaro, in accordo con l’Istituto Pareggiato di Nocera Terinese, spero di non avere sbagliato la definizione, prevede che lo stesso, una volta riconosciuto Conservatorio Statale “Tchaikovsky”, elevi la sua sede a Catanzaro, spostandola da Nocera Terinese?
La eventuale statalizzazione, invece, manterrebbe in ogni caso il Nuovo Conservatorio statalizzato a NoceraTerinese?
È vero che il “Tchaikovsky” statalizzato di Nocera Terinese, se dovesse essere così, potrà soltanto realizzare a Catanzaro, attraverso una sua sede distaccata, solo corsi di base e pre-accademici, per poi fare transitare a Nocera Terinese gli allievi per il prosieguo degli studi, ovvero i corsi di laurea di I° e II° livello?
Non sono stati assegnati i locali della Provincia, ex Stella, al “Tchaikovsky” perché i corsi di base e pre-accademici, forse gli unici che potrebbe svolgere l’Istituto di Nocera una volta statalizzato a Catanzaro, non sono ritenuti soddisfacenti rispetto a quanto desiderato e paventato ai cittadini?
Risponde al vero che i corsi di base e pre-accademici possono essere svolti in qualsiasi comune d’Italia pure da Associazioni musicali, e/o Conservatori d’Italia, anche in locali privati, e anche privatamente?
Se le risposte non saranno quelle sperate, dovremmo registrare la mancata istituzione del Conservatorio nella sua pienezza a Catanzaro.
Quanto è stato fatto, diverrebbe un’operazione, ritengo, profondamente inconcludente, sbagliata e mortificante per Catanzaro.
Credo, pertanto, che Il sindaco Abramo debba informare con tutta chiarezza i cittadini su questa vicenda che continua a non essere conosciuta nella sua corretta interezza.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736