"Una partita di calcio non dovrebbe mai sfociare in fatti di violenza o aggressioni fisiche e verbali. Quello che è successo ieri a margine di Catanzaro-Crotone deve essere condannato fermamente senza appartenenze o schieramenti, perché i principi della sana e leale competizione sportiva non possono essere infangati da sparuti gruppi di incivili. Partendo da questa premessa su cui c’è poco da discutere, non concordiamo con le parole del collega consigliere comunale di Crotone, Iginio Pingitore, che probabilmente interessato a difendere e a far valere a caldo le ragioni di parte, si è spinto a chiedere persino al Prefetto il divieto per i tifosi giallorossi di assistere alla gara di ritorno allo “Scida".
Così in una nota congiunta affermano i consiglieri comunali di Catanzaro, Francesco Scarpino e Stefano Veraldi, in merito ai fatti avvenuti ieri al termine del match tra Catanzaro-Crotone.
"Davanti alle immagini di scontri e di incitazioni alla violenza che sono veicolate sui social, a persone in servizio aggredite e alla conta dei danni registrati all’interno dello Stadio Ceravolo, crediamo sarebbe stato più opportuno abbassare i toni e riportare la discussione sul giusto livello di responsabilità istituzionale, perché non possiamo vestire i panni dei politici “faziosi”, né tantomeno fare di tutta l’erba un fascio parlando in negativo di un’intera tifoseria. Piuttosto, e speriamo Pingitore concordi con noi, bisogna confidare sul lavoro delle forze dell’ordine affinché chi si è reso autore di gesti violenti e sconsiderati venga individuato, punito e, questo sì, tenuto fuori dagli stadi a lungo".
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