di ANTONELLA SCALZI
«Catanzaro non è una città nella quale il livello di bivacco e accattonaggio è poi così elevato». Questa la constatazione targata Gianmichele Bosco dalla quale, alle 14.20, sono ripartiti i lavori del Consiglio comunale ripresi dopo la sospensione voluta dal presidente del Consiglio a causa di una bagarre scoppiata tra i due Costanzo inquilini dell'aula ma da sempre su posizioni opposte.
E sì, al vaglio del Consiglio c'è un provvedimento sollecitato dal prefetto. Inevitabile la spaccatura su una pratica che incide sulla pelle della povera gente se si parte dall'assunto firmato Bosco che «nessuno è accattone per scelta». Di certo la microcriminalità c'è e oggi in Consiglio il nuovo regolamento di Polizia urbana, per l'opposizione, è stato il gancio per riportare alla ribalta il dramma dei quartieri degradati e dire no a norme troppo stringenti.
Un no accolto senza muri da Forza Italia che con Roberta Gallo ha rivolto l'attenzione alla gestione del Corpo dei vigli del capoluogo di regione. Il problema, dunque, c'è e, nonostante il nuovo regolamento di Polizia urbana sia stata approvata con 13 sì e 4 no, il dato politico dice che da oggi la questione è stata posta in agenda e non potrà uscirne poi così facilmente. Tanti, infine, i debiti fuori bilancio approvati all'unanimità vista la scelta della minoranza di non restare in aula.
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