Consiglio comunale Catanzaro, numeri 'da minoranza' sul bilancio consolidato e pratica sulle nomine con difetti tecnici

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  04 ottobre 2022 23:07

C'era qualche assenza; è vero. Ed è altrettanto vero che il clima non era da ultima spiaggia. Certo però che nell'unica pratica di oggi sottoposta al Consiglio comunale di Catanzaro, in cui era immaginabile attendersi un riflesso politico, e cioè sul bilancio consolidato, la maggioranza a sostegno del sindaco Nicola Fiorita non c'era. Il documento contabile è passato con 12 voti favorevoli, uno contrario e 14 astenuti. Astensioni e non contrarietà, dell'opposizione, probabilmente perché era un documento contabile del 2021 e dunque ascrivibile alla precedente Amministrazione ed ereditata dalla nuova. Ci si poteva attendere un eccesso di strumentalizzazione della controparte ma la compagine avversa a Fiorita ha preferito una responsabilità 'armata'. Una controprova della tesi valida dal voto spartiacque della presidenza del Consiglio comunale: l'anatra non è più zoppa ma non è del tutto guarita. I numeri di oggi, che capovolgono letture indirette sulle Provinciali, sentenziano che il sindaco di Catanzaro dovrà sudarsi, pratica per pratica, i voti per andare avanti. 

La sua maggioranza è un campo tanto largo quanto minato. Al momento non tanto da temere la tenuta dell'Amministrazione ma che comunque serve a capire quanto ci sarà da trattare sulle questioni più divisive che prima o poi sbarcheranno in Aula. 

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Un campanello dall'allarme che fa il paio con un altro piccolo scivolone. Annunciare in pompa magna gli indirizzi sulle nomine dei manager delle partecipate come una svolta rispetto al passato e poi essere costretti al ritiro del documento non è stato un bel segnale. Ancora peggiore se sono stati 'censurati' problemi tecnico-giuridici nella formulazione dell'atto. Meglio prendersi più tempo e fare le cose per bene piuttosto che lanciarsi e poi dover fare marcia indietro. Cortocircuiti per adesso 'abbonati' perché 'ogni cosa ha i suoi tempi', ma non proprio incoraggianti. Per dirla con le parole di uno dei principali azionisti della coalizione di Fiorita, il consigliere Antonello Talerico: "la città ha l'impressione che siamo fermi". 

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