




di GABRIELE RUBINO
Emergenza o no? Sicuramente sì, la crisi idrica lo è, a Catanzaro. Per la verità in tutta la Calabria, forse con situazioni peggiori del Capoluogo (vedi Rende e Reggio Calabria) ma indubitabilmente non è accettabile tollerare livelli di dispersione (o furti) di un bene primario come l'acqua nel 2025. La seduta del Consiglio comunale, da poche settimane tornato nella casa dell'Aula Rossa, aveva lasciato attendere grandi attese. In realtà, nel complesso, il dibattito è stato tutt'altro che memorabile. Con 'bar' (non gli esercizi commerciali) non esattamente efficienti.
E' vero, il merito della convocazione della seduta è dell'opposizione. In particolare, di Stefano Veraldi e Gianni Parisi. Sono venuti a 'rendicontare' i vertici di Sorical, ossia il dg Marati. Ma nelle contrapposizioni, legittimamente strumentali da consiglieri di strada, è rimasto sfocato il vero messaggio. Anzi, i veri messaggi. Uno: il rapporto fra Comune e Sorical, dopo anni di contrasti (anche tumultuosi, a forza di reel e conferenza stampa) è cambiato. In meglio. C'è un dialogo costante che consentirà probabilmente di sbloccare ulteriori finanziamenti. Due: la Sorical ha tutto l'interesse ad avere un rapporto buono con l'Ente comunale perché l'anno prossimo (a luglio) subentrerà, anche, nella gestione della rete idrica comunale. Questo significa che se in piena estate in qualche quartiere mancherà l'acqua, bisognerà bussare a Sorical e non mettere in mezzo il Comune, come 'legittimamente' pensa qualsiasi cittadino 'normale'.
Alla premessa, seguono i fatti non ben trasmessi nell'ultima seduta. Su Catanzaro si stanno facendo diversi interventi di 'distrettualizzazione'. Cosa significa? Che, fermo restando che l'acqua che arriva nelle condotte comunali, è ampiamente sufficiente a soddisfare la domanda di una città di circa 83 mila abitanti, ci sono casi specifici in cui il livello di pressione (tornando ai bar) è esorbitante. Quattro sono le direttrici illustrate, ma due meritano menzione. Il famoso serbatoio a servizio del quartiere marinano, che - dietro la richiesta del consigliere Riccio - Sorical si è impegnata a completare entro l'estate dell'anno prossimo. E poi la famosa ingegnerizzazione nel centro storico. A lavori finiti (e ulteriori risorse stanziate), forse ci sarà il miracolo: l'acqua non dovrebbe essere più tolta nelle ore serali nel centro storico della città. Inutile citare il cambio di abitudini, di strutture, e temi più alti. Su un caso specifico (riguardante il quartiere Aranceto) e con acqua singhiozzante da circa due mesi, c'è stato il classico rimpallo delle responsabilità che ha toccato anche l'Aterp non invitata in questa occasione. In ogni caso, per maggiori dettagli l'assessore Pasquale Squillace, protagonista della giornata, darà tutte le informazioni utili nella prossima puntata di Catanzaro Capitale che andrà in onda giovedì alle 20.30.
Ma ogni Consiglio comunale è anche una vetrina politica. Quella di alcuni consiglieri di centrodestra che più che il Comune di centrosinistra hanno attaccato Sorical, partecipata di una Regione da tre legislature di centrodestra. Quella dei consiglieri Parisi e Veraldi che, almeno in questo frangente, si candidano a incarnare la minoranza più ortodossa all'Amministrazione Fiorita. Quella del consigliere Scarpino che ha lanciato l'ennesimo messaggio in cui si intende che presto non appoggerà più il centrosinistra e quella del consigliere Serò che, pur avendo votato a destra alle Regionali, sembra ancora dialogante con la stessa. Fa tutto parte del gioco, fa tutto parte del bar della politica catanzarese. Questa una tradizione. Basta non farsi misurare la pressione.
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