di ANTONELLA SCALZI
È ufficiale, Catanzaro ha il suo Piano del colore. La pratica è stata approvata sulle note di un valzer tra politica, critiche e rese dei conti che hanno riguardato la maggioranza e il sindaco, ma anche l’opposizione. Demetrio Battaglia ha provato fino all'ultimo a evitare la frattura, ma il suo tentativo non ha ottenuto l'esito sperato. L'opposizione non si è mossa di un millimetro mantenendo ferma la barra di un no pesante non al Piano del colore come idea, ma - l'ha sottolineato Nicola Fiorita - «ma a questo Piano del colore».
Un no, il loro, non condiviso da Costa e Ciconte che hanno scelto di astenersi. Sullo sfondo dei lavori dell'aula proprio le scelte di quest'ultimo, scelte che l'hanno portato a lanciare la "Calabria delle idee". Per il resto, i margini del dialogo sembrano non esserci proprio più se Fiorita non ha avuto alcuna remora adire di non potersi «più fidare del sindaco e del presidente del Consiglio». Una posizione assolutamente non condivisa dalla vicepresidente Gallo.
Il centrosinistra, però, non demorde pur riconoscendo - come ha fatto il consigliere comunale Roberto Guerriero - la sconfitta elettorale alle Comunali. Guerriero è stato netto: «Abbiamo perso tutti, abbiamo commesso un errore nella composizione delle liste, ma l'errore madornale lo si sta commettendo sulla pratica: il voto sul Piano del colore non è un voto contro o a favore di Rotella». Come Ciconte e Costa anche lui ha scelto la via dell'astensione per un Piano del colore difficile da mandar giù che è stata l'occasione per lanciare un guanto di sfida sulla città per far terminare quella che - per Guerriero - è «un'agonia». Agonia che condivide anche Cristina Rotundo.
Un grido, il suo, non raccolto dal capogruppo di Forza Italia, Luigi Levato che, come altri esponenti di maggioranza, ha voluto fare quadrato attorno a un assessore, Modestina Migliaccio, più volte bocciata dalla minoranza. Trasformismo nel mirino di Filippo Mancuso che stigmatizza le scelte di Ciconte e parla di Polimeni come . «nostro probabile candidato a sindaco». Ma la nota stonata nella maggioranza c'è: si chiama Giuseppe Pisano. Il leader di Officine del Sud voleva e vuole l'azzeramento della Giunta, non l'ha ottenuto e ha annunciato: «Mi asterrò su tutte le pratiche»
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736