Consiglio Regionale a Catanzaro, la consigliera comunale Procopi: "Mancuso smentisce Donato"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Consiglio Regionale a Catanzaro, la consigliera comunale Procopi: "Mancuso smentisce Donato"
Giulia Procopi

"Forzisti legisti e sovranisti, pronti a sostenere il comunista Valerio Donato, smentiscono il loro stesso candidato"

  18 aprile 2022 11:29

"Il Consiglio Regionale della Calabria resta a Reggio Calabria, con buona pace e rassegnazione del prof. Valerio Donato che ne aveva proposto lo spostamento  a Catanzaro. Dopo gli autorevoli interventi di forzisti leghisti e sovranisti contro l’illogica proposta del professore,  a smentire clamorosamente il candidato Donato è la più alta carica istituzionale del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso, che certifica come da statuto la sede regionale del consiglio rimane la città dello stretto".

A intervenire nel dibattito che si è scatenato intorno alla sede del Consiglio regionale è Giulia Procopi, consigliere comunale di Catanzaro.

Banner

LEGGI QUI LA SMENTITA DI MANCUSO A DONATO

"Una vera e propria Caporetto del candidato a Sindaco Valerio Donato - prosegue - che pensava di accattivarsi la simpatia, di elettori e sostenitori, con una proposta anacronistica cercando di fare breccia nel cuore giallo rosso dei catanzaresi. Una sconfitta sul piano propagandistico ma soprattutto politico, considerato che sono i suoi stessi sponsor politici a sconfessare il loro candidato. È impensabile che il progetto politico multicolore del professore Donato, tra ex Pd leghisti e sovranisti, possa avanzare proposte risolutive ai problemi della città e reggersi su una unità di intenti nelle scelte da assumere. La variegata platea di soggetti politici, il 90% di consiglieri uscenti ricandidati nelle sue liste, e partiti con ideologia e estrazione differente, non potrà mai determinare una maggioranza coesa sui problemi di Catanzaro. Forse, e solo in questo caso, un compromesso di idee poteva essere utile a unire la coalizione di Donato".

Banner

"Plastico esempio è stata questa vicenda del “consiglio regionale” dove anche un assessore comunale in carica, nella difficile impresa di difendere il prof Donato, - conclude - viene smentito dal suo mentore politico. Essere comunista come il prof. Donato non è un peccato, essere di destra non è un crimine ma pensare di stare insieme  nell’interesse della città diventa un’offesa per gli elettori e i cittadini che oramai hanno maturato la consapevolezza che il progetto accozzaglia del prof. Donato non può avere neanche inizio".


Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner