“A cinquanta anni dall’incidente stradale del 2 ottobre 1974 avvenuto a Polla, che ha visto la morte del primo Presidente della Regione Calabria durante un viaggio a Roma per difendere il posto di lavoro di migliaia di tute blu del tessile di Cetraro, il Consiglio regionale - nel ricordare il tragico evento e osservare un minuto di raccoglimento - esprime sentimenti di sincera gratitudine per l’impegno, politico e umano, dispiegato a favore delle comunità calabresi dal prof. Antonio Guarasci.”
È quanto ha affermato il presidente Filippo Mancuso, aprendo i lavori del Consiglio regionale in occasione del cinquantesimo anno dalla scomparsa del primo Presidente della Regione Calabria nato il 7 maggio 1918 a Rogliano.
“Antonio Guarasci è stato un lungimirante uomo delle Istituzioni - ha aggiunto Mancuso - che ha saputo agire per il bene comune, adoperandosi a traghettare la Calabria verso nuovi orizzonti, riuscendo a interrompere, a pochi anni dall’istituzione delle Regioni, il centralismo statale e a dare voce e spazio all’autonomia decisionale dei territori, affrontando anche la piaga della disoccupazione e delle ‘storiche arretratezze’ della Calabria”.
Per Filippo Mancuso: “Antonio Guarasci, con il suo profilo umano e la sua storia politica, rimane tutt’oggi un esempio di integrità etica a cui ispirarci nel quotidiano svolgimento delle nostre prerogative e, allo stesso tempo, rappresenta un monito, per tutti noi, a fare di più e meglio, ampliando la partecipazione dei cittadini alle scelte della Regione, e per dare, con la necessaria spinta all’innovazione che il nostro tempo esige, risposte ai problemi attuali della nostra Calabria”.
Ha infine sottolineato il presidente Mancuso: “In questa circostanza, ricordiamo anche le figure di altri tre consiglieri regionali della prima legislatura venuti a mancare agli inizi degli anni ’70, anche loro convinti regionalisti: Giorgio Liguori, Consolato Paolo Latella e Giuseppe Fragomeni. I primi due morti nell’adempimento del loro mandato istituzionale: Liguori, membro della Commissione Statuto, il 21 dicembre 1970, in un incidente stradale mentre si recava alla seduta del Consiglio regionale; Latella, assessore alla sanità, il 3 gennaio 1974, a seguito di un’emorragia cerebrale che l’aveva colpito sei giorni prima nell’aula del Consiglio regionale; Fragomeni, il 21 aprile 1975, a poche settimane dalla fine della legislatura”.
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