di ENZO COSENTINO
Oggi si torna nell’aula di Palazzo Campanella. Con mascherine e in doppio petto i Consiglieri regionali sono alle prese con la discussione e l’approvazione del bilancio. Un adempimento indifferibile. Il documento contabile, che è anche politico, arriva in aula direttamente. Senza essere, quindi, transitato nella stanza della apposita commissione in quanto ancora “vuota”. Il risultato è scontato: approvazione. La maggioranza è compatta.
Nel suo insieme l’ordine del giorno comprende i seguenti punti dell’ordine del giorno: 1) Proposta di provvedimento amministrativo n. 5/11^, di iniziativa della Giunta regionale recante: “Documento di Economia e Finanza della Regione Calabria (DEFR) per gli anni 2020-2022 (Art. 36 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118)”; 2) Proposta di legge n. 1/11^, di iniziativa della Giunta regionale recante: “Legge di stabilità regionale 2020”; 3) Proposta di legge n. 2/11^, di iniziativa della Giunta regionale recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2020-2022”; 4) Proposta di legge n. 5/11^, di iniziativa del Consigliere regionale Tallini, recante: “Interventi di manutenzione normativa sulle leggi regionali 19/2002, 14/2014, 9/2018, 13/2019, 32/1996, 43/2016, 24/2013 e 6/2019”;5) Proposta di provvedimento amministrativo n. 8/11^, di iniziativa del Consigliere regionale Tallini, recante: “Modifiche al Regolamento interno del Consiglio regionale”.
Dall’ordine del giorno è stato cancellato il punto relativo alle dichiarazioni programmatiche da parte della Presidente Jole Santelli. E’ stata la stessa presidente a chiedere il rinvio con ampie e valide motivazioni: la discussione dopo il suo intervento avrebbe richiesto molto tempo (come è giusto che sia). E le opposizioni hanno – corre voce nei Palazzi della politica - tante “cartucce” da “sparare”. E’ il gioco delle parti, una sorta di “commedia dell’arte”. E comunque in quella occasione ci sarà la sfida a colpi di clava. Senza contare che in Regione c’è ancora da sciogliere il nodo delle Commissioni e delle loro presidenze. Una partita che riguarda soprattutto il centrodestra. Centrodestra che sta discutendo anche sulla proposta avanzata dal presidente del Consiglio, Mimmo Tallini di dare vita ad una nuova Commissione. Proposta che dal canto suo l’opposizione (PD e IriC) è intenzionata ad avversare ma non ha ovviamente i numeri.
Non è sicuramente un momento facile da gestire quello che sta connotando l’inizio della legislatura in quanto -prima che nelle schermaglie fra maggioranza e opposizione nell’esercizio dei rispettivi ruoli - è (sarebbe) necessario impegnarsi per trovare un punto di convivenza politica per portare avanti strategie di combattimento contro il Coronavirus. E’ in gioco il presente precario dei calabresi per via delle crepe nel sistema sanitario, con notevoli rischi per la salute. Ma preoccupa e non poco l’immediato futuro di tutto il “sistema regione”. Anche perché non mancano segnali che lasciano intuire che la politica calabrese non troverà un punto d’incontro fra le sue componenti piazzate su barricate opposte. Ed ancora più preoccupanti sono i segnali che anche al loro interno gli schieramenti confliggono. Il Coronavirus ha imposto la necessità di un cambiamento culturale della nostra società. Perché ciò avvenga sul piano concreto è necessario rimuovere tante pericolose incrostazioni. Negli stili di vita quotidiana e nel modo di intendere la politica.
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