E' ancora scontro fra maggioranza e minoranza sulle commissioni consiliari. L'opposizione ha deciso di lasciare l'Aula sui primi 7 punti all'ordine del giorno che prevedevano la votazione dei soli vicepresidenti (fatta eccezione delle seconda, poiché Flora Sculco non si è dimessa). Il consigliere della Casa della Libertà Baldo Esposito ha chiesto il ritiro dei punti vista l'assenza della minoranza. Non sarebbe cambiato nulla rispetto alla seduta precedente. Inoltre ha chiesto che se dall'altro fronte non saranno indicati i nomi dei componenti delle commissioni, siano indicati d'ufficio per evitare l'impasse. Il presidente Tallini ha ribadito che quanto fatto dalla maggioranza è pienamente legittimo ma che lui stesso ha cercato la mediazione per favorire un dibattito istituzionale fra gli schieramenti. Dopo il ritiro delle pratiche sulle commissioni, entra in Aula la minoranza. Francesco Pitaro (Misto) ha ribadito che c'è un problema politico: "con la commissione Vigilanza alla maggioranza il vigilato ed il vigilante coincidono" e poi quello giuridico per cui non sarebbe possibile nominare l'Ufficio di Presidenza di commissione in assenza dei componenti stando al regolamento.
A quel punto, si è passati all'analisi degli altri provvedimenti. Anzitutto, con il riaccertamento dei residui del Consiglio regionale, atto propedeutico per l'approvazione del rendiconto 2019. Dopodiché la proroga dei termini per l'adeguamento dei requisiti strutturali ed organizzativi delle strutture socio-educative di prima infanzia. Ancor più importante la modifica al Piano Casa. Un intervento legislativo (peraltro emendato), presentato dal consigliere Caputo, che fissa il quantitativo dell'aumento delle volumetrie delle costruzioni esistenti. La palla passerà comunque ai Consigli comunali che, entro due mesi, dovranno recepire l'indicazione regionale. Inoltre, è stata approvata la convalida degli eletti (consiglieri), a seguito dalla decisione della Giunta per le elezioni che questa mattina aveva mantenuto in piedi gli scranni di Pietro Molinaro (Lega) e Luca Morrone (FdI).
Sui rifiuti è passata la proroga del termine (fissato nel Piano regionale dei rifiuti) del subentro delle competenze sugli impianti. Da qui è partita una lunga discussione sull'emergenza, chiosata dall'assessore Gallo facendo le veci dell'assessore al ramo Sergio De Caprio.
Altro pratica delicata è stata la legge che consente l'estensione, fino al 30 per cento dell'attuale concessione, degli spazi per gli stabilimenti balneari. E' il secondo tentativo (peraltro per settimane si è pensato all'adozione di un'ordinanza) che questa volta è andato in porto dopo peraltro alcuni emendamenti.
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