Ammonta a 1 miliardo e 663 milioni la cifra spesa per i beni durevoli in Calabria nel 2023, una cifra che la posiziona al 13esimo posto nella classifica delle regioni italiane. Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio consumi di Findomestic (Gruppo BNP) realizzato in collaborazione con Prometeia, l’aumento del 6,1% in più rispetto al 2022 deriva in particolare dalla maggior spesa delle famiglie per i veicoli a 2 e soprattutto a 4 ruote. “In Calabria – commenta Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic – la crescita è stata attorno al 16% sia per le auto nuove (327 milioni di euro in totale) che per quelle usate (463 milioni) e del 38,7% per i motoveicoli, dato decisamente superiore a quello di tutte le altre regioni e alla media nazionale (24,7%). Si sono ridimensionati, invece, sia i livelli di spesa in mobili (-1,2%, 379 milioni di euro) e telefonia (-1%), che information technology (-8,7%) ed elettronica di consumo (-30,2%). In quest’ultimo caso si ha l’andamento più negativo fra le regioni del Sud. Per quanto riguarda le province, le più virtuose in termini di beni durevoli sono state Catanzaro e Vibo Valentia che hanno fatto un balzo, rispettivamente, del 7,5% e del 6,8%”.
Il reddito disponibile pro-capite nella regione è aumentato del 5,1%, con una media di 16.192 euro. La Calabria, però, rimane ultima nel ranking per spesa media familiare in beni durevoli (2.042 euro a nucleo). Il dato migliore lo ottiene la provincia di Catanzaro (2.132 euro per famiglia), collocandosi così all’82esimo posto fra le 107 provincie italiane. Il dato peggiore è quello di Crotone: 1.687 euro di spesa a nucleo (ultimo posto in classifica).
Ogni famiglia catanzarese ha speso mediamente 2.132 euro in beni durevoli nell’ultimo anno (+7,9% sul 2022), posizionandosi al primo posto tra le altre province della regione. Primato di crescita, secondo l’Osservatorio Findomestic, anche per la spesa complessiva: con un +7,5% Catanzaro ha aumentato gli acquisti di beni durevoli da 297 a 320 milioni di euro. Bene il comparto mobilità dove l’importo speso per le auto nuove è aumentato di 10 milioni sul ’22 (da 61 a 71 milioni, +17%) e quello delle auto usate ha raggiunto 94 milioni con un +19%. Il settore dei motocicli ha registrato la crescita più elevata pur con una spesa di 9 milioni: + 37,9% che fanno di Catanzaro la 5ª provincia italiana per crescita nel comparto. Sono stabili le spese per elettrodomestici (29 milioni nel 2023, +1,6%), mobili (66 milioni, -1 sul ’22 e -1,5%) e telefonia (-1,1%). Nel panorama dei beni per la casa crolla l’elettronica di consumo (-29,9%, sotto comunque alla media regionale) e l’information technology che scende dell’8,5%.
Con 622 milioni di euro, Cosenza è la provincia della Calabria dove si spende maggiormente in beni durevoli (+6,0% rispetto al 2022), con una spesa media per famiglia di 2.025 euro. Secondo la rilevazione dell’Osservatorio Findomestic, giunta alla trentesima edizione, Cosenza è la seconda provincia calabrese con il reddito pro-capite più elevato: 16.482 (+5,9%). Nel corso del 2023 sono stati spesi 118 milioni di euro per le auto nuove, +13,6% rispetto all’anno precedente, e 170 per le usate, +18,7%. A trainare è il settore dei motocicli dove il fatturato è salito da 16 a 21 milioni di euro, con un aumento del 34,6% superiore alla media italiana del 24,% e che posiziona Cosenza al 10° posto per crescita nel comparto. Anche qui non subiscono particolari cali il settore degli elettrodomestici (63 milioni di euro, +2,1%), quello dei mobili (146 milioni, -1,2%) e quello telefonico con un -0,6%. Cosenza registra il crollo maggiore nell’elettronica di consumo: -30,7%, superiore alla media regionale. Per l’information technology (PC) sono stati spesi 23 milioni, 2 in meno sul ’22 (-8,2%).
Secondo i dati dell’Osservatorio Findomestic, il mercato dei beni durevoli a Crotone è cresciuto del 4,4% rispetto al 2022, con spese complessive per 118 milioni di euro. In particolare, il comparto dei motoveicoli ha guidato questa espansione con un’impennata del 55,5% che posiziona la provincia al primo posto per crescita in Calabria e in Italia (dove la media è del +24,7%). I milioni investiti in auto nuove sono stati 18 (+17,8%, il balzo maggiore nella regione) e 33 in auto usate (+10,8%). Nel comparto dei beni per la casa si osserva un aumento contenuto negli elettrodomestici (+0,9%) con spese per 13 milioni di euro. In controtendenza tutti gli altri settori: -30,4% per l’elettronica di consumo e -9,6% per l’information technology. Flessione più contenuta per i mobili (-1,2% e 30 milioni di euro spesi, dato più alto tra i beni per la casa), la telefonia (-0,5% a 12 milioni). Nell’ultimo anno i reggini hanno speso 466 milioni di euro (2.094 euro di media a famiglia) in beni durevoli, il 5,4% in più rispetto al 2022. Una crescita che, come emerge dai dati dell’Osservatorio Findomestic giunto alla 30esima edizione, è stata trainata dal mercato delle auto nuove (+17,6%, 88 milioni) e da quello dei motoveicoli (da 13 a 18 milioni) con un aumento del 44,3% che posiziona la provincia al 3° posto in Italia nel settore. In positivo anche le auto usate: spesi 130 milioni (+11,7%) nel 2023. Per l’ambiente domestico i reggini hanno speso 46 milioni in elettrodomestici (+1,8%). Andamento negativo soprattutto per elettronica di consumo (14 milioni, -29,7%) e information technology (16 milioni, -8,6%) ma anche per mobili (105 milioni, -1,2%), e telefonia (48 milioni, -1,4%).
A Vibo Valentia le famiglie hanno speso 138 milioni di euro in beni durevoli realizzando il secondo miglior incremento della Calabria (+6,8%). La spesa media per nucleo, seconda in regione dietro alla provincia di Catanzaro, è stata di 2.116 euro. Il reddito pro-capite, invece, è aumentato del 4,1%: per un totale di 15.689 euro. Si distingue la crescita nel settore delle auto usate (+21,2%, 36 milioni di euro) che posiziona Vibo Valentia al 29° posto fra le 107 provincie italiane. Bene anche gli altri comparti della mobilità: +16,8% per le auto nuove (32 milioni di euro spesi) e +22,9% per i motocicli (3 milioni).
Tra i beni per la casa, in positivo solo gli elettrodomestici con +1,2% e 13 milioni di spesa. Lievi variazioni per i mobili (32 milioni, -1,2%), la telefonia (14 milioni, -1,1%) e l’information technology (4 milioni, -8,6%). Più consistente il calo nell’elettronica di consumo con -30,2%, in linea con la media della Calabria, e 4 milioni di euro.
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