Continua il pressing dei sindacati per la stabilizzazione dei tirocinanti

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Tirocinanti calabresi in subbuglio
  16 dicembre 2023 16:15

Lo avevano detto e lo stanno facendo. Nidil-Cgil – Felsa Cisl - UIL Temp e USB FdS non fermano il pressing sui soggetti istituzionali che possono incidere sulla vertenza dei Tirocinanti Calabresi.

Hanno scritto direttamente alla Deputazione calabrese, nessuno escluso, a cui si chiede il sostegno alla ripresentazione ed all’approvazione dell’emendamento che prevede la contrattualizzazione a 18 mesi con relativa copertura finanziaria annua di 50 mln di euro, di questi lavoratori che operano nei Comuni, nelle Asp, nelle Province, Scuole ed in tanti enti pubblici e privati.

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Ma questa volta lo fanno dopo aver incassato il sostegno del Prefetto di Catanzaro e di Rosaria Succurro, Presidente di Anci Calabria.

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Nella giornata del 13 dicembre, infatti, in occasione della manifestazione organizzata nel capoluogo di regione dalle quattro sigle sindacali, Anci Calabria aveva preso posizione accogliendo le istanze sindacali e scrivendo al Ministero della Funzione Pubblica oltre che ai deputati e senatori calabresi. 

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Così come il Prefetto Enrico Ricci che, ricevute e ascoltate le richieste delle rappresentanze sindacali, si è immediatamente attivato per interloquire telefonicamente e personalmente con i diversi soggetti istituzionali coinvolti.

Da quell’incontro è nata anche una iniziativa parallela che porterà alla convocazione di un tavolo interistituzionale e che dovrebbe vedere seduti oltre a Cgil-Cisl-Uil-Usb, anche la Regione Calabria con il Presidente Occhiuto, l’Anci Calabria con la Succurro in rappresentanza degli Enti locali che accolgono il maggior numero di tirocinanti, le Province e Città Metropolitane, i Commissari delle Asp,

Scuole e tutte le amministrazioni pubbliche che hanno usufruito dei tirocini per gli ex percettori di mobilità in deroga.

Tutti concordano sul fatto che non è possibile e non è degno di un paese civile prorogare ancora una volta la misura dei tirocini di inclusione sociale, e sul fatto che la mancanza di un assorbimento porrebbe due grosse problematiche: il venir meno di 4000 unità di personale nella macchina amministrativa delle degli Enti e delle comunità calabresi oltre al crollo del reddito di 4000 famiglie, con non indifferenti problematiche sociali e, in ultima analisi, anche di ordine pubblico.

Nidil-Cgil – Felsa Cisl - Uil Temp e USB FdS, puntano dunque a tenere i fari accesi sulla vertenza ma soprattutto a formare un fronte comune che viene visto come l’unico modo per portare adefinizione una problematica che investe così tante persone e si riservano se dovessero restare inascoltati a riscendere in piazza presso le istituzioni calabresi.

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