Contraffazione, la Finanza di Crotone sequestra 300mila prodotti illegali

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Contraffazione, la Finanza di Crotone sequestra 300mila prodotti illegali
Guardia di Finanza, foto di archivio
  11 agosto 2022 08:40

I reparti della Guardia di Finanza di Crotone, nel corso di tre interventi operativi effettuati in  alcuni esercizi commerciali della provincia, hanno rinvenuto e sequestrato circa 300 mila prodotti destinati alla vendita e risultati non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa europea e nazionale e numerosi prodotti recanti noti marchi di moda contraffatti.
   In particolare, i Baschi Verdi hanno eseguito  controlli in due esercizi commerciali al dettaglio rinvenendovi, collocati per la vendita sugli scaffali, numerosi prodotti “non sicuri” costituiti da articoli per la cura della persona, prodotti decorativi di varia natura destinati all’uso didattico, palline colorate per rifornire le armi ad aria compressa.

I prodotti erano sprovvisti delle informazioni minime identificative che devono essere presenti, in modo visibile e leggibile, sulle confezioni o sulle etichette, come  il produttore o l’importatore, il paese di origine, le indicazioni in lingua italiana e la natura dei materiali impiegati per la realizzazione.  Al termine delle attività di controllo, i prodotti risultati non conformi agli standard di sicurezza, del valore commerciale complessivo, pari a circa 50.000 euro, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo e alle imprese controllate, segnalate alla Camera di Commercio di Crotone, sarà comminata una sanzione pecuniaria che va da un minimo di 516 euro ad un massimo di 25.823 euro.

Banner

I militari hanno anche sottoposto a sequestro orologi e custodie per smartphone, riportanti marchi di fabbrica di note case di moda contraffatti, nei confronti di un soggetto intento a venderli in un locale mercato rionale. L'uomo è stato deferito in stato di libertà e per i reati di contraffazione e ricettazione, alla locale Procura della Repubblica.

Banner

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner