"Servono informatici di altissima qualità per il contrasto alle mafie, considerando che il livello raggiunto dalle organizzazioni criminali è assai elevato". A dirlo, Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera e componente della commissione antimafia.
"Ha ragione Gratteri quando invoca provocatoriamente, ma non troppo, l'assunzione di hacker - aggiunge - la capacità delle organizzazioni criminali di muoversi all'interno delle connessioni informatiche richiede di adeguarsi e di poter disporre di strumenti che possano realmente consentire di penetrare nei sistemi di 'alta sicurezza'. Si può pensare a bandi che prevedano oltre alla laurea in informatica una specializzazione aggiuntiva, considerando che bisogna entrare in sistemi codificati particolarmente difficili da scardinare".
"Considerando come sì muovono oggi le mafie e le possibilità che hanno di riciclare il denaro sporco in pochi secondi - conclude Antoniozzi - bisogna dotare le direzioni distrettuali di elementi che siano davvero in grado di dare fastidio alle 'ndrine".
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