Contratto delle telecomunicazioni, Cantarella (Uilcom): “Diritti non in vendita, si acceleri sul rinnovo”

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Contratto delle telecomunicazioni, Cantarella (Uilcom): “Diritti non in vendita, si acceleri sul rinnovo”

  01 marzo 2025 10:31

“Mentre il settore delle Telecomunicazioni si appresta a “traghettare” da un periodo di forte instabilità lavorativa ed economica, le trattative per il rinnovo del contratto collettivo sembrano non voler superare il, forse troppo comodo,  momento di stallo. Sembrerebbe quasi che il rimanere alla finestra a guardare, rappresenti una strategia comune e vincente. Nel frattempo migliaia di Lavoratrici e di Lavoratori vivono nell’incertezza di una settore in continua trasformazione. E mentre qualche noto luminare, a suon di colpi di spugna, spera di cancellare anni di lotte e di conquiste, qualche lungimirante committente attende, comodamente seduto sulla riva del fiume, che la storia faccia il suo corso. E’ la fiducia il sentimento che accomuna entrambi i casi: fiducia che la storia possa, in qualche modo, dargli ragione.
Lavoratrici e Lavoratori del settore, invece, attendono. Madri e padri di famiglia, giovani che si sono da poco affacciati al mondo del lavoro, osservano, attoniti e sfiduciati. Cercano di ripensare il loro futuro.
Un futuro messo in seria discussione da strategie imprenditoriali che vogliono svendere il settore sulle spalle di lavoratrici e lavoratori.
Ma qui, non si vende nulla.
Non è stagione di saldi. I diritti conquistati nel corso degli anni, non sono in vendita.

E non sono sufficienti le letterine che parlano di “cambiamento epocale” indirizzate a lavoratrici e lavoratori del settore da parte di incompresi strateghi che, spalleggiati da sindacalisti (ovviamente poco rappresentativi), hanno scarabocchiato un contratto collettivo. Il loro contratto. Un contratto mai condiviso con lavoratrici e lavoratori. Un contratto peggiorativo in termini economici e di diritti. Un contratto che rappresenta, più che un cambiamento epocale, un tornare indietro nel tempo quando la forza lavora rappresentava solo un numero. Niente di più che un numero.

E’ necessario sensibilizzare i committenti: applicare contratti che generano un dumping contrattuale oggi rappresenta un rischio per i lavoratori, domani rappresenterà il suicidio dell’intero settore.
Serve, dunque, accelerare nelle trattative per il rinnovo dell’unico vero contratto collettivo delle Telecomunicazioni. La parte datoriale deve comprendere a pieno che i contratti collettivi rappresentano l’unica garanzia in termini di rispetto dei diritti di lavoratrici e lavoratori e di confronto con i sindacati maggiormente rappresentativi”.
 
 
Lo afferma Giuseppe Cantarella della Segreteria Regionale Uilcom Calabria.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner