Contributo concesso e poi revocato, il Tar lo riassegna alla Callipo: "Condotta negligente della Regione"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Contributo concesso e poi revocato, il Tar lo riassegna alla Callipo: "Condotta negligente della Regione"
Tribunale Amministrativo di Catanzaro
  02 dicembre 2024 20:54

Contributo prima concesso, poi revocato e, infine, 'riassegnato' dal TAR Calabria. Per i giudici amministrativi i circa 497 mila euro concessi dalla Regione alla Giacinto Callipo Conserve Alimentari S.p.A sono legittimi pur in assenza del requisito per poter accedere all'agevolazione pubblica. Infatti, pur se l'avviso fosse appannaggio delle PMI, la Callipo si era sin dal principio qualificata come 'Grande Impresa' e, dalla Regione, nessuno aveva avuto da ridire né nella fase di ammissione e né in quella di rendicontazione e liquidazione. 

Ma il tempo è stato un fattore decisivo. L'avviso è stato pubblicato a giugno 2019 e l'ammissione a finanziamento è avvenuta un anno più tardi, con la prima liquidazione a dicembre 2020. Solo dopo la richiesta del ministero dell'Agricoltura è stato avviato un approfondimento, da cui è partita la procedura di revoca dell'agevolazione. Peccato che ciò sia avvenuto solo nell'estate del 2023. 

Banner

Per il Tar: "l’ammissione alla pubblica agevolazione di un progetto di investimenti e il decorso di un apprezzabile periodo temporale dall’adozione della relativa decisione hanno indubbiamente consolidato in capo alla società beneficiaria un affidamento legittimo sul finanziamento pubblico di parte delle spese previste nel programma di investimenti, approvato dall’amministrazione". "Peraltro - si legge nel dispositivo -, avendo la società ricorrente, sin dalla presentazione della domanda dichiarato il proprio status di “Grande Impresa”, l’amministrazione non può neanche invocare la presenza di dichiarazioni incomplete o attestanti circostanze non veritiere, che abbiano, in qualche modo, potuto compromettere l’istruttoria procedimentale e che, come detto, escluderebbero, in radice, il consolidamento di una posizione di legittimo affidamento." Per il Tar: "La vicenda in esame evidenzia, invece, un contegno negligente ed erroneo dell’amministrazione regionale, la quale non ha tempestivamente rilevato la mancanza di uno dei presupposti previsti per la concessione del contributo". 

Banner

In ogni caso la sentenza è stata trasmessa alla Procura Regionale della Corte dei Conti per la Calabria "per le valutazioni di sua competenza". 

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner