La ripresa della scuola si avvicina e le famiglie dovranno sostenere una spesa impegnativa per acquistare l’occorrente per il ritorno in classe dei figli. La Regione Calabria per sostenere il diritto allo studio, ha destinato 8 milioni di euro, di risorse comunitarie, per la concessione di borse di studio (dai 500 ai 1000 euro), indirizzate alle famiglie degli studenti che frequentano le scuole superiori di secondo grado della regione per supportarli nella gestione delle spese scolastiche .
Ad annunciare questa importante misura è Giusi Princi, vice presidente con delega all’istruzione: “Consapevoli del particolare momento che attraversano le famiglie per fronteggiare le spese scolastiche, legate all’acquisto di libri, ai trasporti, a tutto il corredo scolastico, con il presidente Occhiuto abbiamo deciso di prevedere Borse di studio rivolte a studenti meritevoli le cui famiglie abbiano un Isee fino a 14 mila euro. I dirigenti del Dipartimento Istruzione e quello della Programmazione unitaria stanno lavorando alacremente sul nuovo bando, indirizzato alle famiglie calabresi con figli in età scolare (scuole superiori), che sarà pubblicato entro settembre. Invito, intanto, le famiglie in possesso dei requisiti, afferma la vice presidente, a conservare le ricevute dell’acquisto di libri di testo e di altre spese sostenute relative al materiale scolastico dei propri figli”.
La vice presidente fa presente, inoltre, che è stata completata l’istruttoria per il trasferimento di 6 milioni e 500 mila euro di risorse statali, destinate ai comuni calabresi per l’emanazione di avvisi destinati alle famiglie di studenti frequentanti le scuole secondarie di primo e secondo grado. Tali fondi sono a sostegno dell’acquisto dei libri di testo (cedole librarie, comodato d’uso) e prevedono un Isee pari a 10.632. Ricorda che, recentemente, la Giunta ha deliberato di trasferire ai Comuni fondi regionali per 4 milioni e 500 mila euro, che saranno prossimamente rimpinguati, per garantire il diritto allo studio a tutti gli studenti calabresi. Le risorse devono essere destinate all’assistenza specialistica, agli ausili didattici e le attrezzature per l’inserimento degli alunni disabili, ai buoni pasto per il servizio mensa, ai servizi residenziali (convitti e semiconvitti), per sostenere le spese di trasporto, per la scuola in ospedale e per l’istruzione a domicilio.
La vice presidente Princi, dopo aver evidenziato le misure su cui sta intervenendo la Regione per fronteggiare i rincari nel settore istruzione garantendo anche il ceto medio attraverso l’Isee che si vuol portare a 14.000 euro, specifica che i fondi statali del voucher Io Studio ammontavano solo a 1.632.358 a favore di tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Stante l’esiguità delle risorse, l’erogazione del voucher di 200 €, ha previsto un Isee pari a 6000, in quanto si è considerato che già l’anno precedente su 7.462 famiglie aventi diritto, graduate secondo il valore crescente del reddito, per esaurimento di risorse, non sono state accolte n. 1619 istanze e addirittura ci si è fermati ad un Isee pari a 5063.41.
“Invito i dirigenti scolastici e i collegi dei docenti che, entro la prima decade di maggio, saranno chiamati a deliberare i libri di testo per l’annualità successiva - conclude Giusi Princi - ad adottare testi già in vigore negli istituti, affinchè le famiglie possano utilizzare i libri dei fratelli, già in loro possesso, o altro, e non vadano incontro ad ingenti ed ulteriori spese”
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