Il progetto “Dove hai la testa?”, promosso da Controvento Catanzaro APS presieduta dall’Avv. Francesco Mancuso e Lions Club Catanzaro “Rupe Ventosa” presieduto dall’Avv. Pasquale Gigliotti, sotto la direzione scientifica del Dott. Fabio M. Pirrotta, ha l’obiettivo di indagare mediante uno screening informale che si terrà venerdì 13 dicembre su Corso Mazzini di Catanzaro (accanto al Bar Mignon), dalle ore 16:00 alle ore 20:00, il funzionamento cognitivo e la modificazione di questo con l’avanzamento dell’età. Pertanto, la valutazione prevede un’attenta analisi di abilità quali: memoria, attenzione e calcolo, linguaggio e le abilità visuo-costruttive, con l’utilizzo di un test specifico (MMSE) con lo scopo di fornire successivamente una restituzione della valutazione effettuata a tutti coloro che aderiranno all’iniziativa proposta.
Ciò che determina il declino cognitivo è l’invecchiamento, dal momento che il funzionamento celebrale subisce modificazioni strutturali e funzionali. Pertanto, influiscono i fattori vascolari, condurre uno stile di vita poco sano come la mancanza di esercizio fisico, oppure un’alimentazione scorretta, il fumo e l’abuso di alcol. Il declino cognitivo diventa maggiormente preoccupante quando inizia a interferire con le abilità di “funzionare” efficacemente nell’ambiente in cui la persona vive. Nelle fasi iniziali il decadimento cognitivo può manifestarsi nella perdita di capacità di più domini cognitivi, come l’apprendimento, la memoria, le funzioni esecutive e percettivo motorie. La persona può avere dimenticanze, difficoltà di pianificazione e organizzazione: questa è una condizione in cui l’individuo presenta un disturbo cognitivo lieve (MCI). Quest’ultimo può provocare anche cambiamenti dell’umore e del comportamento, quali stati depressivi, ansia, aggressività, apatia e rifiuto della vita sociale. Il MCI (Mild Cognitive Impairment), distingue forme rare e forme associate, in alcuni casi è una condizione in cui evolve verso malattia di Alzheimer amnesico, tuttavia, non sempre rappresenta una condizione predemenziale in quanto il 40% reagisce e si stabilizza. Gli strumenti di screening a disposizione permettono, infatti, di confermare l’esistenza o meno di un deterioramento cognitivo e di inquadrarlo nei criteri che definiscono le sindromi demenziali.
Obiettivo
Con il presente progetto si vuole fornire una proposta operativa al fine di rispondere a semplici domande quali: • Come identificare i primi segni di declino cognitivo nella vita quotidiana?• Quanto è importante una diagnosi tempestiva di declino cognitivo?
A chi si rivolge il progetto?
• Il progetto è rivolto alle persone con età tra 65-90 anni che vogliono approfondire e quantificare, mediante un esame neuropsicologico, il loro funzionamento cognitivo e comportamentale.
Quali sono le modalità operative?
Il processo valutativo, finalizzato ad un inquadramento psicologico della situazione in esame,prevederà l’utilizzo pianificato di strumenti diagnostici. Verrà esaminato il profilo anamnestico della persona in esame, quindi, si procederà con l’osservazione clinica. Si procederà con l’informazione rivolta al paziente al fine di fornirgli le conoscenze teoriche di base del processo valutativo effettuato per permettergli di acquisire le essenziali modalità operative di gestione efficace dei disturbi cognitivi e comportamentali.
Impatto del progetto
La riuscita del progetto comporterà molti benefici per il nostro territorio, come sensibilizzare la popolazione alla prevenzione e all’importanza dello screening della memoria come fondamentale strumento per la rilevazione precoce di deterioramento cognitivo.
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