Convento cappuccini a rischio chiusura, le associazioni incalzano sull'assemblea. Il Comune risponde ancora presente

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L'assessore Danilo Russo incontra la comunità dei frati Cappuccini
  27 settembre 2019 14:31

di STEFANIA PAPALEO

L’organismo provinciale dell’Ordine non risponde. Ma loro non si arrendono. Il convento dei Frati minori cappuccini di Catanzaro non deve chiudere. E le associazioni cittadine che stamattina sono ritornate al Comune non si risparmieranno per scongiurarne il rischio.

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Così, dopo avere incassato le ennesime rassicurazioni da parte dell’assessore Danilo Russo, si preparano tutte insieme a organizzare una pubblica assemblea per gli inizi del mese di ottobre, con espresso invito alle Istituzioni religiose e Laiche “al fine di attivare un decisivo e fruttuoso confronto sulle criticità evidenziate”, nell’interesse della città capoluogo e dei tanti fedeli, pronti ad opporsi alla chiusura del Convento e dell’annessa chiesa del Monte dei Morti e della Misericordia e al trasferimento dei frati in località periferiche, insieme all’intero patrimonio di cui sono detentori, ovvero preziosi e beni culturali, librari, artistici e archivistici acquisiti e accumulati nei secoli nella chiesa e nella struttura conventuale che si vuole dismettere.

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Trasferimento che, peraltro, andrebbe a violare l’intesa sottoscritta nel 2005 tra il ministero dei Beni culturali e il presidente della Conferenza episcopale, in base alla quale i beni culturali di interesse religioso appartenenti a Enti e Istituzioni ecclesiastiche devono essere “mantenuti, per quanto possibile, nei luoghi e nelle sedi di originaria collocazione o di attuale conservazione”. Necessità che anche la Sovrintendenza archivistica e bibliografica della Calabria ha riconosciuto, esprimendosi in tal senso in via ufficiale in una nota inviata proprio al Convento dei frati minori cappuccini. Eppure nulla di tutto ciò ha ancora messo un freno a quella che le associazioni definiscono una “sciagurata ipotesi di soppressione”, rispetto alla quale un importante messaggio di incoraggiamento e di sostegno all’amministrazione comunale e alle associazioni impegnate in un percorso congiunto mirato a scongiurare il rischio del grave depauperamento religioso e culturale che potrebbe derivare dal trasferimento della comunità dei frati Cappuccini della Chiesa del Monte di Catanzaro è già arrivato qualche settimana fa in occasione di un incontro ufficiale avuto dall’assessore Russo con l’Arcivescovo mons. Vincenzo Bertolone, alla presenza del presidente dell'associazione culturale UrbemLab, Yves Catanzaro, che oggi ha firmato il documento consegnato al Comune insieme ai presidenti delle altre Associazioni, ovvero Davide Rotella (Promocultura), Filippo Capellupo (Proloco di Catanzaro), Pietro Marino (Vitambiente), Angela Rubino (Culturattiva), Vincenzo Ursini (Accademia dei bronzi), Tonino Barbato (Collezionismo vario) e Antonio Iannicelli (Scartamento ridotto Calabria). In calce anche le firme dei componenti il Comitato promotore: Antonio Iannicelli, Silvestro Bressi, Mario Saccà, Francesco Scerbo, Aldo Ventrici, Claudio Ruga e Antonio Delfino.

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Adesso non resta che attendere la posizione dell’Ordine provinciale dei Frati minori cappuccini, il cui silenzio pesa notevolmente sulla paventata scelta del ministro provinciale di Calabria dei frati cappuccini di lasciare la città di Catanzaro per trasferirsi altrove con l’insieme dei beni custoditi nella Chiesa del monte che costituiscono un patrimonio di tutti i catanzaresi e rispetto al quale è stata già avviata un’interlocuzione con la competente Soprintendenza al fine di effettuare una precisa ricognizione degli stessi beni e tutelarne, così, il legame con la città. Da qui la decisione delle associazioni di incalzare sulla pubblica assemblea, che mira a sollevare l’attenzione sulla vicenda di particolare rilievo per la città, che non può permettersi di perdere un tassello significativo della propria identità, e a capire le motivazioni che avrebbero spinto i frati a trasferirsi in altre comunità. Interrogativo da troppo tempo rimasto aperto.

 

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