Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, contesta l’obbligo vaccinale per il personale della scuola e le forze dell’ordine e denuncia in particolare il dramma degli insegnanti precari, che non possono vaccinarsi (per motivi di salute o per una legittima paura).
Corbelli denuncia quello che definisce il “dramma nel dramma, quello dei docenti precari che per effetto di questo mostruoso e incostituzionale decreto, dopo anni di sacrifici, lontani (anche mille chilometri!) da casa, perderanno adesso lavoro, stipendio, punteggio annuale(12 punti previsti per la disciplina insegnata e metà per le altre materie abilitate) e speranza per il futuro! Per loro è la fine! La disperazione e rabbia civile di questi insegnanti, che si preparano ai ricorsi al giudice del lavoro! C’è una soluzione per salvare queste migliaia di docenti (così come anche i militari) che, per motivi di salute e per una comprensibile preoccupazione, non possono fare il siero: a parte il tampone (anche, se necessario, ogni 24 ore!) l’obbligo a scuola (e sul luogo di lavoro per i militari) della mascherina Ffp2 che, come continua ad affermare il prof. Crisanti, protegge al 98%, più dello stesso vaccino”!".
"Per i precari della scuola è una situazione drammatica, perché perderanno tutto, non solo il lavoro e lo stipendio(e contributi previdenziali) ma non avranno neppure diritto al punteggio annuale, che gli consente di guadagnare posti in graduatoria e soprattutto di sperare di riavere e mantenere, ogni anno, l’incarico annuale o di poter fare la supplenza temporanea. Con la sospensione di fatto perdono adesso questi punti e saranno in graduatoria scavalcati da tutti coloro che prenderanno i loro posti per sostituirli quest’anno a scuola”. Per questo Corbelli chiede al Governo “di ritirare questo provvedimento punitivo e ricattatorio e di sostituire, per questi insegnanti (ma anche per le forze dell’ordine) l’obbligo del vaccino con la protettiva e sicura mascherina Ffp2”! Da ogni parte d’Italia questi docenti precari stanno facendo arrivare a Diritti Civili la loro disperata e dignitosa richiesta di aiuto. Sono migliaia che vivono questa situazione di grande angoscia. Tantissimi i professori malati che non possono farsi inoculare questo siero sperimentale, che va ricordato continua a far registrare in Europa, negli Usa e nel mondo migliaia di morti e milioni di gravi reazioni avverse. In Italia, secondo l’ultimo report dell’Iss relativo ai primi nove mesi dell’anno, si sono verificati 606 decessi post vaccinazione(di cui 16 sicuramente correlabili con il vaccino) e oltre 101.000 reazioni avverse,oltre 14.500 quelle definite molto critiche. Tanti i docenti che hanno fatto la prima dose e hanno avuto gravi reazione avverse e che sono andati avanti sino ad oggi con il tampone, ogni 48 ore e a loro spese. C’è chi come la docente incinta che ha paura di vaccinarsi per sé e per il nascituro. Sono tanti quelli che sono emigrati dal Sud al Nord, anche a mille chilometri da casa, per una supplenza e che dopo anni di sacrificio si vedono adesso sbattuti in mezzo ad una strada, senza alcuna possibilità di scelta"
E anvcora. " O il vaccino o la fine del loro lavoro! Un ricatto vergognoso, indegno di un Paese civile. E’ gente pacifica e inerme che sta andando in alcuni casi in depressione. Hanno giustamente paura per il loro futuro. Hanno tutti famiglia. Vivono solo di questo lavoro. Chiedono consigli. Cosa poter fare per non finire in mezzo ad una strada. Vorrebbero tutti andarsene dall’Italia! Si sentono giustamente traditi e ingannati da questo Governo che calpestando brutalmente la Costituzione si è accanito contro di loro, i più deboli e indifesi. Un Governo che pur avendo vaccinato oltre il 95% del personale scolastico ha voluto introdurre un obbligo vaccinale incostituzionale e ricattatorio per questa sparuta minoranza. Hanno voluto colpire anche gli “ultimi” del mondo della scuola. E’ come aver sparato sulla Croce Rossa! Non interessa nulla del dramma di questi insegnanti e delle loro famiglie! Non resta ai tanti professori che venga ritirato questo obbligo vaccinale e sostituito con la mascherina Ffp2 o come ultima alternativa e speranza il ricorso al giudice del lavoro, da fare subito dopo la sospensione, il 15 dicembre, del loro incarico, con la speranza che ci siano in Italia tanti altri Giudici onesti ed eroici come il giudice del lavoro del Tribunale di Velletri, Giulio Cruciani, che ha accolto il ricorso di una infermiera che non si era vaccinata ordinando “il reintegro della donna nella sua piena occupazione considerata la rilevanza costituzionale dei diritti compromessi(dignità personale, dignità professionale, ruolo alimentare dello stipendio)”. Un caso di un bravo Giudice che inizia a fare Giustizia in Italia e che fa, nel caso, ben sperare per tutti gli altri soggetti interessati”.
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