Corbelli parla di una tragedia immane e incalza sulla cancellazione del "ricatto disumano del Super Green pass per il lavoro! Fare giustizia su questa tragedia, cancellare l’obbligo crudele e lasciare libertà di scelta!”
24 dicembre 2021 09:26di FRANCO CORBELLI
“Il suicidio del poliziotto genovese (contrario al vaccino) è una tragedia immane che si poteva e doveva evitare, cancellando il ricatto disumano del Super Green pass per il lavoro! Fare adesso giustizia su questa tragedia ,cancellare l’obbligo crudele e lasciare libertà di scelta”!
Bisogna fare luce sul caso del suicidio del poliziotto di Genova, contrario all’inoculazione del siero sperimentale, un dramma che si poteva e doveva evitare (cancellando l’obbligatorietà del vaccino introdotta a partire dal 15 dicembre anche per le forze dell’ordine), adesso venga fatta giustizia sulla morte di questo valoroso sovrintendente capo della Questura genovese”!
La notizia del suicidio di un bravissimo poliziotto, Giorgio Gibbo, di 53 anni, sovrintendente capo coordinatore presso la Questura di Genova, contrario a farsi iniettare un siero sperimentale, lascia addolorati, sgomenti e profondamente indignati . E’ una sciagura che si doveva assolutamente scongiurare! Bastava non mettere e cancellare questo obbligo disumano per le forze dell’ordine, il personale scolastico, l’esercito. E, per poter continuare a lavorare, lasciare il tampone (per accertare la negatività) come si è fatto sino al 15 dicembre e come Diritti Civili continuo a chiedere da settimane. Il tragico gesto che risale al 5 dicembre si è appreso solo oggi grazie ad una tv coraggiosa, fuori dal coro di regime, Boyblu, che ha ricostruito l’accaduto.
L’uomo aveva paura e non si era fatto vaccinare. Dopo che i suoi messaggi, estrapolati dal contesto, sono stati mostrati sulla tv nazionale, in un popolare programma de La 7, uno dei tanti apertamente e vergognosamente schierato contro i non vaccinati, che continua a criminalizzare, l’agente era caduto in depressione, tanto da portarlo domenica 5 dicembre a compiere il gesto sucida. La notizia si è appresa oggi, grazie ripeto a questa tv, ma è, in modo ignobile, completamente ignorata e censurata da tutti i media di regime, radiotelevisivi e scritti e dal web, tutti allineati con il pensiero unico dominante! E’ stata la madre di questo poliziotto che non avendo notizie del figlio da sabato pomeriggio, 4 dicembre, da quando non rispondeva più al telefono, ha chiamato la Polizia che ha subito avviato le ricerche, trovando, in una casa di campagna dell’uomo, ad Alba, in Piemonte, il suo corpo esanime. Si era sparato con la pistola d’ordinanza. La Procura di Cuneo ha aperto un’inchiesta. Mi auguro vada fino in fondo e faccia giustizia per la morte di questo valoroso poliziotto con 30 anni di servizio alle spalle.
E’ il primo suicido legato all’obbligo vaccinale. Sino ad oggi invece si stanno verificando numerosi decessi, anche tra le stesse forze dell’ordine, che vengono classificati come morti improvvise. Ecco quello che sta accadendo in Italia, il prezzo assurdo, altissimo che si sta pagando con i tantissimi morti post vaccinazione e i collassi improvvisi e inspiegabili di giovani sani che avevano fatto tutti il siero , con la prima, seconda e anche, in alcuni casi, terza dose. E’ una vera e propria “strage silenziata” che solo Diritti Civili insieme a pochissimi altri continua a denunciare in Italia, così come ha fatto recentemente anche su questa importante testata on line calabrese, La Nuova Calabria. Proprio per questo da una settimana ho predisposto e pubblicato (dopo che Fb ha ignobilmente ancora una volta rimosso, tre giorni fa, anche questo nostro post con l’istanza per il Giudice del Lavoro e sospeso le pubblicazioni addirittura per un mese; ma la cosa ci lascia indifferenti perché per Diritti Civili il discorso con questo canale social, allineato al Potere, è oramai da tempo chiuso!
Aspettiamo solo che, come chiediamo, cancelli definitivamente la nostra pagina!) sul nostro sito www.diritticivili.it , nella pagina Politica, un modello istanza da presentare al Giudice del Lavoro, come ricorso urgente(ex art. 700 C.P.C.), per chiedere la cancellazione della illegittima, discriminatoria e incostituzionale sospensione del personale scolastico, delle forze dell’ordine, dei militari e degli stessi sanitari che hanno detto di no ad un siero sperimentale. Modello che stanno scaricando in tanti (insegnanti, Ata, carabinieri, poliziotti, militari, anche sanitari) da tutta Italia e che, così come prevede la Legge, tramite un legale di fiducia presentano poi al Giudice del Lavoro del Tribunale della loro città. Mi auguro che adesso dopo questa tragedia e il sacrificio di questo esemplare poliziotto il Governo cancelli questo obbligo crudele per il rilascio del Super Green pass, strumento questo che come dimostra il boom dei contagi di questi giorni(oggi, antivigilia di Natale, addirittura 30mila in più dello stesso giorno di un anno fa, 23 dicembre 2020; ieri, 22 dicembre, ventimila contagi in più di un anno fa!) si è rivelato non solo inefficace ma addirittura probabilmente causa principale, per il senso di falsa immunità che dà ai possessori, di questa impennata di infezioni.
Questa è la cosa che di più indigna, aver tolto, a chi non si è vaccinato (per una legittima paura) o non ha potuto farlo(per motivi di salute), lavoro e stipendio, sono migliaia di persone buttate nella disperazione, per un certificato vaccinale che di fatto si è rivelato fallimentare! Bisognerebbe avere il coraggio e l’onesta di riconoscerlo e porre fine a questa ingiustizia del ricatto dell’obbligo vaccinale e lasciare libertà di scelta, come prevede la nostra Costituzione. Nulla contro il vaccino. Assolutamente. Ma non si può imporre, con il ricatto del Super green pass, un siero sperimentale che se aiuta in molti casi ad evitare la malattia più grave, non evita purtroppo né il contagio né la diffusione. Anche se vaccinati con una, due o tre dosi tantissimi continuano ad ammalarsi, a finire in terapia intensiva e anche a morire. Il vaccino serve ma non è la panacea che risolve, da solo, il problema.
E’ per questo necessario non abbassare la guardia e anzi rafforzare tutte le precauzioni tradizionali, dalle mascherine (quelle più sicure Ffp2, come suggerisce il prof. Andrea Crisanti) al distanziamento sociale, all’igiene delle mani, a evitare assembramenti e a utilizzare anche per screening di massa, nelle scuole in particolare, quei test salivari, semplici e fai date, facilmente gestibili e altamente affidabili, come sostenuto dallo stesso Iss(dalla dott.ssa Palamara, responsabile del Dipartimento delle malattie infettive dell’Iss), validati dal Governo il 14 maggio e mai poi utilizzati!
Queste sono le cose da fare, utili per fronteggiare efficacemente la diffusione del virus e degne di un Paese civile, non ricattare invece le persone con il Super Green passe e l’obbligo vaccinale per poter lavorare e vivere, con questi provvedimenti illegittimi, discriminatori, incostituzionali e crudeli che non a caso non vengono attuati in nessun Paese al mondo”!
*leader del Movimento Diritti Civili
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