Corbelli (Diritti Civili): "Sia premiato con la 'Panchina d'Oro' l'allenatore Davide Nicola, ex Crotone"

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Davide Nicola (Foto tratta da facebook)

"C’è qualcosa di prodigioso nelle sue incredibili e leggendarie imprese, che non hanno precedenti e eguali nel mondo"

  29 maggio 2024 15:38

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, chiede che “venga premiato e celebrato degnamente come merita l’allenatore dell’Empoli, Davide Nicola, autore, domenica scorsa, dell’ennesima, incredibile salvezza miracolo, dopo quelle altrettante inimmaginabili, prodigiose e quasi impossibili di Crotone e Salerno e anche quelle anch’esse assai difficili ed eccezionali  di Genoa e Torino”.
 
“Nicola merita, per le sue straordinarie imprese sportive e per i suoi grandi meriti umani, l’assegnazione della Panchina d’Oro 2024 e una fiction tv perché la sua storia, sportiva e umana, è unica nel panorama calcistico non solo nazionale  ma a livello internazionale. Nicola, colpito profondamente dalla tragedia della morte, nel 2014, del suo giovanissimo  figlio, Alessandro, travolto mentre era in bici, ha saputo realizzare, anno dopo anno, delle eccezionali imprese sportive che resteranno indelebili nella storia del calcio e che fanno di lui un protagonista assoluto, una sorta di leggenda della panchina. C’è qualcosa di prodigioso, quasi divino, nelle sue incredibili e leggendarie imprese. Basta solo vedere le inverosimili, pazzesche circostanze che hanno caratterizzato queste salvezze, tutte all’ultimo minuto dell’ultima giornata, tranne quella con il Torino, ottenuta nel penultimo turno di campionato.  Nicola per questo è unico.
 
Non c’è, infatti, paragone con nessuno altro allenatore al mondo. Basta solo, ripeto, ricordare le sue 5 storiche salvezze (Crotone 2017, Genoa 2020, Torino 2021, Salernitana 2022, Empoli 2024) e far parlare i numeri, la classifiche, le squadre disastrate, derelitte e disperate (con organici assai modesti e calciatori sfiduciati e oramai quasi rassegnati ) che ha trovato al suo arrivo e l’esito finale. Nessuno credeva che potesse centrare la salvezza e invece il miracolo si è sempre verificato. A Crotone, nel 2016/17, dopo un girone d’andata disastroso(con soli 9 punti ottenuti) che sembrava condannare alla quasi certa retrocessione la squadra pitagorica, a fine marzo 2017 venne chiamato Nicola che con un grande, strepitoso finale(20 punti conquistati in soli due mesi, aprile e maggio ), si salvò all’ultima giornata battendo in casa la Lazio(quel giorno ero sugli spalti dello Scida, insieme a mio nipote Francesco, a tifare Crotone e Davide Nicola) e, ironia del destino, grazie, nello stesso turno finale di campionato, alla contestuale sconfitta a Palermo(che era già retrocesso) dell’Empoli(che domenica ha invece miracolosamente salvato all’ultimo minuto). A Genova, nella stagione 2019-20, prese la squadra all’ultimo posto, sostituendo l’esonerato Thiago Motta (oggi giustamente tanto osannato) e la salvò anche in questo caso all’ultima giornata. Nel 2021, a cavallo tra il girone di andata e quello di ritorno, prese il Torino al terz’ultimo posto e lo salvò con una giornata di anticipo. Nel 2022, a febbraio, assunse la guida della Salernitana, ultima in classifica (con 13 punti, a – 8 dalla salvezza), per una impresa giudicata da tutti disperata. La salvò all’ultima giornata, pur perdendo con l’Udinese per il concomitante pareggio del Cagliari a Venezia(già retrocesso). E domenica l’ultimo capolavoro di quest’anno ad Empoli. A metà stagione prende l’Empoli, penultimo in classifica e, contro tutte le previsioni, riesce a salvarlo all’ultimo minuto dell’ultima giornata con un altro dei suoi miracoli. Tra una salvezza e l’altra emerge l’uomo, i suoi grandi valori, la sua fede, la sua umiltà(per queste sue virtù, che vanno oltre lo sport, mi occupo oggi di lui), le sue promesse per alcune di queste salvezze miracolose.
 
Il viaggio in bici da Crotone a Torino, dopo la salvezza nella città calabrese; il pellegrinaggio in Vaticano dopo la salvezza a Salerno. Questo è Nicola, un eccezionale allenatore e un grande uomo che merita di essere celebrato in modo degno, con l’assegnazione della Panchina d’Oro 2024 e una fiction televisiva che ne ricordi e immortali le straordinarie gesta delle sue storiche imprese”.
 

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