Un elenco di pazienti risultati positivi al tampone del Covid-19, in ordine alfabetico, con tanto di nome, cognome, data di nascita e data del prelievo. Riguarda la città di Crotone e, da stamane, ha invaso le chat ed i profili social di migliaia di cittadini crotonesi.
Una gravissima violazione della privacy – segnalata dal giornalista Bruno Palermo – che, oltre agli aspetti penali connessi, sta alimentando atteggiamenti e comportamenti pericolosi: un’assurda e inaccettabile “caccia all’untore” mentre tutti dovremmo unirci e tutelarci gli uni e gli altri per combattere contro un unico nemico, il virus.
“Caccia all’untore” alla quale, naturalmente, tutti i giornalisti si sono sottratti, nel rispetto della legge e del codice deontologico, ma non la Rete, che consente, purtroppo, a chiunque di mettere in circolo fake news o – come nel caso in questione – dati sensibili.
"Quanto registrato a Crotone – dichiara Carlo Parisi, segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria e segretario generale aggiunto della Fnsi – impone un immediato intervento delle autorità sanitarie e giudiziarie, le uniche autorizzate, in casi eccezionali, quale è l’attuale, a rendere noti elementi finalizzati esclusivamente a tutelare la salute pubblica».
A tal proposito, Parisi, d’intesa con il responsabile alla Legalità per la Fnsi, Michele Albanese, ha delegato il collega Bruno Palermo a chiedere l’intervento del Prefetto di Crotone, Tiziana Tombesi, affinché venga posta fine a questa condotta irresponsabile.
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