Il laboratorio di Virologia e Microbiologia dell'ospedale Pugliese di Catanzaro si era "ingolfato". Troppi tamponi da processare e troppi che ne rimanevano in attesa. Alcuni sono andati a finire alla Federico II di Napoli. Settanta quelli processati, secondo quanto si legge nell'ultimo bollettino dell'azienda ospedaliera. Tutti negativi, tranne un caso dubbio che, fanno sapere dal Pugliese, sarà ripetuto a Catanzaro.
L'allarme era stato lanciato qualche giorno fa dal direttore sanitario Nicola Pelle che aveva chiesto, quando l'accumulo era arrivato a circa 1600 tamponi da eseguire, la "sospensione temporanea, per almeno 5 giorni, degli screening, limitando le richieste alle sole oggettive urgenze". (LEGGI QUI). Per evitare pericolosi blocchi è arrivato l'aiuto esterno.
L'Sos era stato recepito dall'unità di crisi regionale per il Covid-19. Su interessamento del Dipartimento regionale della Sanità, guidato da Antonio Belcastro, e della Protezione civile regionale, guidata da Fortunato Varone, i tamponi arretrati era stati già inviati presso altri laboratori recettivi. Uno di questi è appunto quello della Federico II di Napoli che ha aiutato l'ospedale di Catanzaro a smaltire un po' di arretrati.
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