Sono 200 e da novembre lavorano nelle scuole, al 118, all'Unità Speciali di Continuità Assistenziale (Usca), Adi e Corte d’Appello di Catanzaro. Quattro mesi di lavoro da infermieri, contro il Covid ma zero soldi in tasca: è la storia degli infermieri assunti con un contratto Co.co.co dall'Asp di Catanzaro.
Il conto però è in rosso: finora non sono mai stati pagati, mai uno stipendio e pochissime rassicurazioni. L'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro a gennaio ha chiesto tempo per risolvere intoppi burocratici ed informatici. Problema superato: i pagamenti arriveranno entro fine gennaio, dicevano dalla sede di via Daniele.
Ma come nel gioco dell'oca, si torna indietro: altri problemi si aggiungono nell'erogazione delle somme e così un altro mese senza stipendio, con il lavoro che continua tra spese e incombenze. C'è infatti chi si sposta per indossare divisa e il camice e affronta costi di varia natura: cibo, benzina, mezzi di trasporto. Tutto senza tener conto di un ritorno economico, nemmeno parziale.
Ora, il Coronavirus non è andato via e così il contratto è stato prorogato fino ad aprile: la speranza, e l'appello, è che prima arrivino gli stipendi arretrati.
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