"Condivido il pensiero del sindaco Falcomatà: ciò che si è verificato a Villa San Giovanni in questi ultimi due giorni è degno della penna di Samuel Beckett". Così in una nota stampa Santo Biondo, Segretario generale Uil Calabria. "Un teatrino dell’assurdo - prosegue - che ha messo in scena il lato meno nobile della politica e di una burocrazia in difficoltà davanti all’incedere di un’emergenza virale senza confini. La determinazione, in questa spiacevole vicenda, del primo cittadino della Città metropolitana, e l’autorevole intervento del ministro dell’Interno Lamorgese ha portato allo sblocco di una paralisi istituzionale mai vista prima e che vorremmo non si ripetesse mai più in futuro".
"Le telecamere, - si legge ancora - per il momento, si sono spente su Villa San Giovanni. Chi, in queste ore, ha cercato sulle rive dello Stretto i suoi quindici minuti di notorietà, sulle spalle di decine di famiglie stritolate dalla morsa di decreti emergenziali in continua evoluzione, dovrà trovarsi un altro proscenio. E’ opportuno, però, invitare le istituzioni preposte a mantenere il giusto ed equilibrato governo della situazione. Non vorremmo che si ripeta quella situazione disumana che ha visto protagonisti incolpevoli centinaia di persone, lavoratrici, lavoratori e interi nuclei familiari che, in questo momento assai delicato per noi e per il Paese , avevano il bisogno di attraversare lo stretto per ritornare al lavoro, per sottoporsi a cure mediche non rinviabili o per tornare alle proprie residenze".
"Una sollecitazione, poi, vogliamo rivolgerla alla Presidente della giunta regionale Jole Santelli. Sia più partecipe e più presente nel rapporto con il Governo nazionale al fine di evitare disattenzioni di ogni sorta nei confronti della Calabria e dei suoi cittadini. Alla Presidente Santelli, ancora, - prosegue Biondo - ricordiamo di attivare la task force da poco istituita per avviare il monitoraggio dei tantissimi casi di lavoratori e precari calabresi che rimarranno scoperti della cassa integrazione in deroga varata dal Governo con il decreto “CuraItalia” e di ogni altra forza di sostegno al reddito. L’economia calabrese, mai come in questo momento storico epocale, ha bisogno di essere attenzionata e sostenuta con risorse ordinarie e con il ricorso a strumenti straordinari come straordinaria è la fase che stiamo attraversando".
"In attesa, quindi, che il Governo intervenga con proprie misure - conclude - la Calabria ha la necessità di bruciare i tempi, per questo torniamo a ribadire la necessità di una rimodulazione immediata del Programma operativo regionale per favorire il sostegno al reddito di migliaia di calabresi. Lo stesso invito, infine, lo rivolgiamo al Consiglio regionale che oggi si appresta a varare l’undicesima legislatura del regionalismo calabrese. Il parlamento calabrese dimostri di essere attento ai problemi contingenti di una terra da troppo tempo in sofferenza che, per il portato nefasto di una epidemia senza precedenti, potrebbe ricevere un colpo mortale alle sue speranze di sviluppo economico e sociale".
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