Coronavirus. Come Cutro è diventata terza zona rossa: troppi i rientrati dal Nord che non sono andati in quarantena

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images Coronavirus. Come Cutro è diventata terza zona rossa: troppi i rientrati dal Nord che non sono andati in quarantena

  21 marzo 2020 16:34

Cutro è il terzo comune calabrese a diventare una zona rossa sul territorio regionale. L'ordinanza numero 13 (LEGGI QUI), emanata dal presidente Jole Santelli, spiega i motivi per cui il centro del Crotonese è stato messo in quarantena. 

Fino a ieri, risultavano 6 contagiati. Nel testo dell'atto presidenziale si evidenzia come "l’incidenza risulta significativa in rapporto al numero dei tamponi eseguiti". In effetti è un discorso che vale per l'intera provincia di Crotone. Stando ai dati forniti dal laboratorio di Virologia e Microbiologia dell'ospedale Pugliese di Catanzaro su 321 tamponi dal Crotonese ben 50 sono risultati positivi (oltre il 16%).

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LEGGI QUI l'ultimo aggiornamento dell'area centrale con i dati delle tre province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia

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I SOGGETTI RIENTRATI DAL NORD CENSITI SONO 55- Ma probabilmente l'aspetto che ha portato la Regione ad adottare il provvedimento più estremo nei confronti di Cutro, dopo Montebello Jonico e San Lucido è l'impossibilità di controllare coloro che sono rientrati dalle ex zone rosse del Nord. Quelli censiti "ammontano a 55 persone e, al 20 marzo 2020 risultano in isolamento domiciliare n. 43 soggetti, e questo costituisce, per come rappresentato dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASP “dato suscettibile di aumento”, alla luce delle condizioni sintomatiche di ben 14 soggetti, nonché delle indagini epidemiologiche in corso e dei possibili contatti diretti dei soggetti contagiati".

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MOLTI NON HANNO FATTO L'AUTOCENSIMENTO E NON SI SONO MESSI IN QUARANTENA- Ma sono numeri sottostimati e lo si ammette poco dopo: "Lo stesso Dipartimento di Prevenzione ha evidenziato una correlazione epidemiologica tra i casi, oltre che un massiccio flusso di rientri incongruo rispetto al numero di soggetti segnalati e autocensiti, che costituisce presupposto per la diffusione del contagio, in quanto trattasi di soggetti ai quali non è stato possibile applicare il regime di quarantena". In pratica sono arrivati in tanti dal Nord, senza alcun controllo, che possono, se non lo hanno già fatto, diffuso il virus.

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