Coronavirus. Come il Policlinico ha trovato 50 posti letto e sta accogliendo i pazienti della Rsa di Chiaravalle Centrale

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images Coronavirus. Come il Policlinico ha trovato 50 posti letto e sta accogliendo i pazienti della Rsa di Chiaravalle Centrale

  02 aprile 2020 20:57

di GABRIELE RUBINO

In un modo o nell'altro il caso della Rsa di Chiaravalle Centrale ha "obbligato" il Policlinico Mater Domini ad accelerare i tempi per attrezzarsi ed aumentare i posti letto per i pazienti Covid. Fra ieri ed oggi, i pazienti trasferiti dalla struttura saranno (salvo imprevisti) circa 48. Una trentina (di cui 2 saranno poi indirizzati al Pugliese) solo oggi. L'operazione di "evacuazione" dalla Rsa, diventata il più pericoloso focolaio calabrese e per cui l'Asp di Catanzaro ha sospeso il contratto di quest'anno inibendo anche i ricoveri in forma privatistica, potrebbe terminare in tarda serata. Il trasbordo viene effettuato con le ambulanze, dopo il viaggio di ritorno al campus di Germaneto è necessaria la sanificazione del mezzo. Dunque è necessario attenersi a dei tempi tecnici. "Non stanno venendo in autobus", fa notare il direttore sanitario Franco Caracciolo.

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50 POSTI LETTO AL SESTO, SETTIMO E NONO PIANO PER I PAZIENTI COVID DELL'EDIFICIO A- Ma come è stato possibile per Mater Domini trovare posto per gli anziani nell'edificio A del Policlinico? L'operazione è avvenuta su tre piani: al sesto, dove c'è Cardiologia ne sono stati ricavati 18, comportando inevitabilmente una contrazione delle degenze ordinarie. Al nono piano sono stati trovati gli spazi che necessitano di assistenza a più alta intensità e poi i restanti locali al settimo. Il totale dei posti letto nell'edificio A (esclusi quelli di terapia intensiva) sono così 50, adattati a pazienti contagiati. Il direttore sanitario Franco Caracciolo ha apprezzato il lavoro del prof. Carlo Torti e della caposala di Cardiologia. Sugli anziani arrivati (e in arrivo) ha detto che si tratta perlopiù di pazienti "disorientati, che hanno bisogno di essere idratati". Dunque non ad elevata intensità assistenziale. 

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Franco Caracciolo, direttore sanitario AOU Mater Domini

LE IPOTESI SULL'EDIFICIO C- Caracciolo ha poi rilevato che ancora sempre oggi ci sono stati sviluppi sullo sblocco del famoso edificio C. Dopo un sopralluogo ha definito le condizioni dello stabile "Anche se rimasto per tanto tempo inutilizzato sono soddisfacenti". "La necessità di intervento è soprattutto sugli elevatori". Come noto, oltre a stipulare il contratto con l'Università Magna Graecia (proprietaria dell'immobile), l'azienda Mater Domini dovrà poi accollarsi i costi relativi alla manutenzione. La stima dei posti letto ricavabili nell'edificio C è di circa 80 posti letto. Le ipotesi in campo sono due: o "convertirlo" interamente al trattamento dei pazienti Covid o trasferire le attività ordinarie residue dell'edificio A lasciando quest'ultimo a curare i pazienti contagiati. 

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