Coronavirus. Calabria blindata, non si esce e non si entra fino al 3 aprile (L'ORDINANZA)

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images Coronavirus. Calabria blindata, non si esce e non si entra fino al 3 aprile (L'ORDINANZA)
La presidente della Regione Calabria, Jole Santelli
  22 marzo 2020 07:44

di TERESA ALOI

Nessuno potrà  entrare e nessuno potrà uscire dalla regione.

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E’ ben oltre la mezzanotte quando il presidente Jole Santelli firma l’ordinanza, la numero 15 del 22 marzo 2020, che chiude  la Calabria.  Dopo  i comuni di Montebello Jonico (RC), San Lucido (CS), e Cutro (Kr), ora è la regione intera ad essere "blindata".

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"Con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020 è vietato ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio regionale, salvo che per spostamenti derivanti da comprovate esigenze lavorative legate all’offerta di servizi essenziali ovvero spostamenti per gravi motivi di salute. Ai trasgressori, alla luce della potenziale esposizione al contagio, si applica la misura immediata della quarantena obbligatoria per 14 giorni". Chiaro, non si entra e non si esce dalla Calabria.. 

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Il provvedimento "segue"  "l’evolversi della situazione epidemiologica, del carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia" che "sta determinando il progressivo incremento dei casi in tutte le regioni" scrive il presidente Jole Santelli  sulla scia dei "provvedimenti nazionali per l’emergenza " che "hanno disposto di evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata ed in uscita e all’interno dei territori regionali, con le sole eccezioni degli spostamenti per comprovati motivi di lavoro, di salute o situazioni di necessità, consentendo altresì il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza". 

Un "ulteriore provvedimento tendente a ridurre ogni contatto sociale non strettamente indispensabile, a tutela della salute della collettività",  si legge ancora nell'ordinanza "che ha validità fino a nuovo provvedimento" e che "potrà essere aggiornato ogni qualvolta si rendesse necessario a seguito della valutazione circa la situazione epidemiologica regionale". 

 L'ordinanza più restrittiva arriva qualche ora dopo l'appello che la stessa presidente Santelli aveva rivolto  al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Ministro dell’interno, Luciana Lamorgese e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola de Micheli a bloccare dal Nord "un altro esodo che avrebbe effetti devastanti.  L’invito ai calabresi che lavorano fuori dalla nostra regione,  è sempre lo stesso: fatelo per le vostre famiglie, per i vostri cari, fatelo per voi stessi, ma non tornate in Calabria. C’è a rischio la salute di un’intera comunità e un sistema sanitario come il nostro, per quanto siano tanti e grandi gli sforzi per renderlo adeguato, non potrebbe sopportare una nuova ondata di contagi". Un appello, accorato, subito dopo le parole del premier Conte che, anche sull’onda della spinta della Regione Lombardia, aveva annunciato la chiusura in tutta Italia delle attività produttive non essenziali. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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