Coronavirus e Dpcm. Dai Lab Dem un messaggio di responsabilità e di attenzione alla crescente crisi sociale

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Coronavirus e Dpcm. Dai Lab Dem un messaggio di responsabilità e di attenzione alla crescente crisi sociale
Cesare Damiano oggi alla videoconferenza dei Lab Dem
  11 novembre 2020 21:12

di MASSIMO PINNA

Un confronto ad alto livello, politico e medico, sulla pandemia in atto. In Calabria, in Italia. Dibattito organizzato dai Laburisti Dem, moderato da Sandro Benincasa, responsabile regionale laburisti Dem Calabria con interventi puntuali.

Banner

Come quelli del primario di Gastroenterologia del Pugliese-Ciaccio, Stefano Rodinò, il consigliere regionale del Pd, Libero Notarangelo e l’onorevole Cesare Damiano.

Banner

Dall’analisi impietosa, vista dal di dentro, sia da Rodinò che da Notarangelo, di una sanità dove da decenni il commissariamento ha ridotto i Lea, ha ridotto il personale, ha smarrito la medicina sul territorio.

Banner

Ecco che su tutto questo è arrivata la tempesta perfetta: il Covid. “Qui oggi si muore ancora di tumore al colon, per mancanza di esami, mentre altrove neanche si opera più - ha detto Rodinò - la mia previsione è che la speranza di vita dei calabresi si ridurrà ancora. Ora, per governare la crisi e la sanità in Calabria si vuole gente che conosca dal di dentro un meccanismo che sarà difficilmente in grado di affrontare la pandemia. Ecco perchè, bene la zona rossa in Calabria”. Dal suo punto di vista, di medico e di consigliere regionale, Notarangelo ha analizzato il punto cruciale di tutta la vicenda. “E’ crollato il sistema di comunicazione tra la parte decisoria, il commissario, e la parte attuativa, il dipartimento di salute regionale. In mezzo c’è rimasta la gente, che si trova a chiedere servizi che per tagli assurdi di anni e decenni ormai non ci sono più. Il Coronavirus ha trovato la Calabria disarmata”.

Ma da politico, ha aggiunto: “adesso è il momento della responsabilità, Zuccatelli va bene, per la rapidità della scelta, non abbiamo spazi temporali ormai più lunghi di un 48 ore”. E cita un dato odierno, drammatico: “Oggi al Pugliese, c’erano sette ambulanze in attesa al pronto soccorso. La realtà, drammatica è questa: serve responsabilità da parte di tutti”.

Cesare Damiano, convalescente da Coronavirus, ha detto: “Fate tutti attenzione, è una brutta bestia. Prevedo, dati alla mano che indicano un crescendo riportante ai dati di aprile, che ci sarà un lockdown nazionale. I dati vanno in questa direzione”. E poi, “dobbiamo capire che tutto, economia in testa, cambierà con il Covid. Non è più tabù fare deficit, quella politica dei tagli che adesso stiamo pagando ad un prezzo altissimo: tutto cambierà, dobbiamo prevedere anche una nuova politica economica, per quando la crisi impatterà pesantemente l’economia. La domanda chiave è capire se la sanità sia un costo oppure, come noi pensiamo, un architrave del nostro sistema sociale”. E concluso dal segretario regionale della Cgil Angelo Sposato.

Parola d’ordine, anche per il sindacato: “Responsabilità, per la pandemia, ma anche e soprattutto per la crescente tensione sociale. Attenzione a governerà questo momento – ha detto – non cediamo alla pancia, alle piazze. Ma dobbiamo dare risposte, i sindaci, alcuni, stanno invece emanando ordinanze che non vanno nella direzione della responsabilità, che si fanno prendere dall’emotività. La manifestazione dei sindaci in questa fase è pericolosa. Era prevedibile la seconda ondata, non era prevedibile la mancanza della Politica. Soffiare sul fuoco conviene alla destra. qui si sta impazzendo; Spirlì su Strada ci dice quello che non si deve fare, soffiare sul fuoco della protesta”.

LEGGI ANCHE QUI - Sanità. Spirlì contro l'ipotesi Gino Strada: "Non abbiamo bisogno di medici missionari africani"

Alla conferenza, hanno preso parte, i dottori Aristido Anfosso e Salvatore Grotteria, il dirigente Pd di Catanzaro, Salvatore Passafaro, Raffaele Mammoliti dirigente PD Calabria, Gianluca Cuda, segretario provinciale del Pd di Catanzaro e Innocenza Giannuzzi. 

Dibattito a più voci, si diceva, con altri interventi che hanno messo a fuoco tanti punti da tenere a mente. Per i cittadini, specie per le istituzioni.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner