Coronavirus e truffe online. Al master in intelligence dell’università della Calabria i consigli su come difendersi dalle frodi informatiche

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Mario Caligiuri e Nunzia Ciardi
  15 maggio 2020 15:18

di FRANCESCO IULIANO

Nei giorni dell’isolamento forzato a causa del Coronavirus e con milioni di persone costrette in casa e, mai come in questo periodo, collegati in rete, sono aumentate le truffe online.
Veri e propri tranelli informatici messi in atto da cyber criminali che hanno avuto gioco facile sullo stato emotivo di molti cittadini.
Un tema, questo, approfondito dal direttore del master in intelligence dell’Universita’ della Calabria, Mario Caligiuri nel corso del seminario dal titolo "Con il coronavirus le truffe informatiche sono aumentate nel mondo del 600 per cento". Attacchi anche agli ospedali e alle organizzazioni sanitarie", affidato al direttore della Polizia postale e delle comunicazioni del ministero dell’Interno, Nunzia Ciardi.
«In questo periodo di coronavirus, le truffe informatiche, sotto forma di pishing, sono aumentate del 600 per cento nel mondo. Le violazioni informatiche si ricollegano a motivazioni eterogenee e spaziano da iniziative statali a manifestazioni di cyber warfare, dallo spionaggio industriale all'attivismo politico ed ideologico. E questo nonostante oltre il 70% dei casi si riferiscono a reati che investono direttamente il ruolo della Polizia Postale. L'ambiente cibernetico - ha proseguito Ciardi - costituisce l’obiettivo pregiato delle organizzazioni criminali per l’ampia possibilità di utilizzi illeciti che esso consente. Inoltre, i sistemi critici, orientati per loro natura alla gestione ed allo scambio di dati particolarmente sensibili, risultano inevitabilmente molto esposti. Basti pensare che solo nel 2019 la Polizia Postale ha diramato ben 82.484 alert di sicurezza, a fronte di 1.181 attacchi effettivi rilevati ai danni delle Infrastrutture critiche. A queste attività ha fatto seguito l’apertura di 155 indagini e l’individuazione di 108 hacker denunciati alla magistratura».

Il Direttore Ciardi ha concluso sottolineando come «sopratutto nella attuale fase storica, caratterizzata dall’esigenza di fronteggiare un’epidemia virale così drammatica anche per il nostro Paese, il cybercrime è particolarmente attivo nella violazione dei servizi pubblici, a cominciare dagli ospedali e dalle istituzioni sanitarie più direttamente collegate all’esigenza di fronteggiare l’emergenza. Analogo attivismo si riscontra anche nelle condotte di sottrazione di dati personali sensibili. Il phishing, condotta ancora largamente prevalente, fa registrare, secondo gli ultimi studi, un incremento del 600% a livello mondiale, mentre sono in aumento anche gli attacchi portati direttamente alle dell’infrastrutture informatiche».

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