Il sindaco Sergio Abramo ha presentato la cabina di regia fra Asp e aziende ospedaliere dell'area centrale per far fronte comune nel contrasto della seconda ondata del Covid-19. Un'idea che si è concretizzata nel corso di una riunione di ieri (ANTICIPATA DA LA NUOVA CALABRIA), su iniziativa del Pugliese-Ciaccio. Abramo ha fatto il riassunto: il totale dei posti Covid di area medica sono 223, di cui 86 convertibili secondo le necessità in posti di semi-intensiva e 39 di semi-intensiva.
Questi i singoli dati di Asp e aziende ospedaliere. Il Pugliese può contare su 56 posti di area medica e potenzialmente 33 di intensiva (per adesso sono 16 più altri 11 attivabili e ulteriori 6 nella palazzina di Malattie Infettive); il Policlinico Mater Domini ne conta 30 di area medica (di cui 11 convertibili in semi-intensiva) a cui potranno aggiungersene altri 10, e posti di Intensiva. L'Asp di Catanzaro, accantonata la pista Soveria Mannelli, mette a disposizione 20 posti a Lamezia Terme, con la possibilità di aggiungerne altri 10. L'Asp di Crotone ne ha 43 occupati con 3 posti liberi e attivabili altri 3. La novità è invece Vibo Valentia: 26 posti Covid allo Jazzolino con altri dieci posti suddivisi fra semi-intensiva e intensiva attivabili più avanti e 22 posti a Tropea. La coperta resta un po' corta sulle terapie intensive. Messa d parte la pista Villa Bianca. Abramo (LEGGI QUI) ha detto che "ci vuole tempo, e al momento non è utilizzabile per posti Covid": Affianco all'assetto ospedaliero Abramo ha poi ricordato l'imminente adozione di un'ordinanza che autorizzerà 8 laboratori privati a processare i tamponi, il sindaco ha aggiunto la richiesta di alcune cliniche private per fare i loro test interni. Prevista poi una piattaforma che servirà a tracciare meglio i contagi, soprattutto nel caso delle scuole.
Parlando con i giornalisti, Abramo ha allargato il ventaglio della discussione. Sulla mancata integrazione fra Pugliese e Mater Domini: "E' una cosa vergognosa. C'è più di qualcuno che non vuole che venga fatta. C'è chi spinge a Roma per non farla e c'è pure chi spinge in Calabria, dove trovano qualche rigo per fare in modo che la legge venga impugnata".
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