Le regole imposte dal Governo richiamano al rispetto di uno dei più supremi valori, sia umani che costituzionali: la salute.
Il rispetto delle misure imposte appare, anzitutto, una faccenda etica, coinvolgendo la salvaguardia sia della propria persona che degli altri consociati, in considerazione del bene che potrebbe risultarne compromesso. Ma se la coscienza non basta entra in campo la legge.
Nonostante gli appelli al senso civico e il deterrente delle sanzioni previste dai vari decreti della Presidenza del Consiglio e dalle Ordinanze del Presidente della Regione Calabria, continuano ad esserci palesi e ingiustificate violazioni alle disposizioni imposte per fronteggiare l'emergenza coronavirus.
In diversi momenti, due persone senza valida giustificazione sono state sorprese in strada dal personale della Polizia Locale durante l’espletamento del servizio di ordine pubblico e conseguentemente deferite all’Autorità Giudiziaria.
Le indagini hanno permesso di ricostruire i fatti nella sua interezza: uno dei due violava il regime di quarantena vigilata impartita dal Dipartimento di Prevenzione di Catanzaro allontanandosi dal domicilio, mentre il secondo avendo fatto rientro da fuori Regione ometteva di comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale competente attraverso la scheda di registrazione al sito emergenzacovid.regione.calabria.it, violando altresì l’obbligo di osservare la quarantena domiciliare per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali.
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