In merito ai recenti casi italiani di coronavirus, le sezioni provinciali FIMMG e SIMG Catanzaro, mettono in campo un protocollo di prevenzione, concordato a livello nazionale e da esportare localmente, elaborato per non creare o favorire in nessun caso allarmismi inutili e spesso fuori luogo, ma per dare indicazioni ai pazienti e facilitare i meccanismi di prevenzione.
A darne notizia sul proprio sito sono il presidente provinciale della Società Italiana di Medicina Generale Catanzaro, Antonio Guerra, e il segretario generale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale Catanzaro, Gennaro De Nardo.
Per evitare che si possano moltiplicare le occasioni di contagio i Medici di Medicina Generale FIMMG/SIMG di Catanzaro hanno voluto offrire ai propri assistiti un ulteriore aumento della disponibilità telefonica per i pazienti che presentano sintomi influenzali per evitare che questi stessi pazienti debbano recarsi personalmente presso gli studi sul territorio o nei servizi sanitari come PS e Continuità Assistenziale, con l’ obiettivo di minimizzare le occasioni di contatto tra pazienti che presentino sintomi compatibili con un sospetto di una affezione respiratoria di probabile origine virale orientativa per Covid-19 da Coronavirus e altri pazienti.
"Anche i Medici di Medicina Generale ed i loro Ambulatori possono essere infatti veicolo di contagio nei confronti di altri pazienti se entrano in contatto con soggetti affetti da Covid-19, per cui - spiegano Guerra e De Nardo -, in presenza di sintomi influenzali, come pure di febbre non alta ma comunque persistente o di importanti difficoltà respiratorie è opportuno non recarsi verso gli Studi dei Medici di Famiglia (come del resto verso le postazioni di Continuità Assistenziale o i Pronto Soccorso Ospedalieri) ma piuttosto restare a casa e contattare telefonicamente i numeri di pubblica utilità nazionali e regionali o il proprio Medico di Medicina Generale che consiglierà il comportamento più adeguato da seguire".
Il Medico di Medicina Generale per evitare di diventare esso stesso veicolo di infezione o di ammalarsi personalmente effettuerà un triage telefonico con alcune domande specifiche contenute in una scheda di valutazione preparata allo scopo, in uso su tutto il territorio nazionale che, in associazione con i dati relativi allo stato del paziente ed alla storia clinica già in suo possesso, gli permetterà di orientare al meglio la diagnosi e di instaurare le misure più opportune da seguire.
Queste misure non devono assolutamente generare allarmismi ma vogliono piuttosto dare un contributo tendente ad evitare di esporre a rischi inutili pazienti e medici.
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